Scacco Matto - Roma-Napoli 1-0
La Roma torna a vincere al’Olimpico contro un Napoli tra i migliori visti lontano dal San paolo negli ultimi tempi, in una gara essenzialmente di contenimento contro una squadra molto offensiva come quella azzurra.
Garcia non sceglie un centravanti di ruolo e schiera Iturbe, con il compito di portare il pallone e di infilarsi negli spazi lasciati dai centrali del Napoli. Insieme a lui Ljajic e soprattutto Alessandro Florenzi, preziosissimo con il suo doppio lavoro da esterno. I giallorossi iniziano girando la palla piuttosto lentamente, mentre il Napoli appare decisamente più organizzato negli scambi, con Higuain che sa perfettamente dove trovare i compagni con le sue sponde. Per la Roma è difficile emergere, di palloni in avanti ne arrivano pochi e il gioco dei difensori del Napoli su Iturbe è piuttosto aggressivo, per cui di costruzione se ne vede poca. Ma con un lampo di vecchia Roma, i giallorossi passano: Astori recupera alto un pallone poi pulito da Nainggolan e avvia una ripartenza nella metà campo opposta, Iturbe è bravo ad avanzare palla al piede e allargare per Florenzi, che trova l’accorrente Pjanic con un perfetto pallone rasoterra. Dopo il gol la Roma si abbassa: il piano è chiaro ed è quello di ripartire in contropiede sulle sfuriate del Napoli, cercando comunque di infastidire l’azione avversaria nella propria metà campo, uscendo alta con i centrali (spesso Astori), ma i giallorossi peccano nel posizionamento lasciando spazi per i cambi di gioco che per loro fortuna non portano conseguenze, grazie una buona intensità difensiva all’interno della sua area di rigore.
Nel secondo tempo la partita non cambia, ma il Napoli non modifica assetto: Gabbiadini entra per Callejon, così come Zapata rileva Higuain. Gli azzurri giocano stabilmente nella metà campo opposta, ma come nel primo tempo trovano una Roma molto intensa nella propria area di rigore, con Manolas e Astori particolarmente in palla nel contenere gli attaccanti avversari; l’unico buco non suturato è sulla fascia destra difensiva, con Mertens che passa spesso nel corridoio tra il 44 e Torosidis creando diversi pericoli. Per cercare di contenere, Garcia ripropone Yanga-Mbiwa laterale destro come nell’ultima parte della gara di Cesena, con Torosidis sul lato opposto e poi inserisce Ibarbo per non rinunciare a eventuali ripartenze, mentre dall’altra parte, a una decina di minuti dal termine, Benitez rinuncia all’ormai inutile equilibrio conferito da De Guzman buttando nella mischia Insigne, ma non basta.