Scacco Matto - Roma-Fiorentina 4-0, climax giallorossa allo Stadio Olimpico
Doppietta per Džeko, gol per Fazio e Nainggolan: la Roma cala un altro poker e stende la Fiorentina, ristabilendo le distanze con il Napoli e tornando a -4 dalla Juventus.
LE SCELTE - Moduli speculari per Roma e Fiorentina, che mantengono dunque i loro assetti standard. Davanti a Wojciech Szczęsny, Spalletti sceglie Konstantinos Manōlas, Federico Fazio e Antonio Rüdiger; Bruno Peres ed Emerson Palmieri sono gli esterni, con Daniele De Rossi e Kevin Strootman in mediana. Con Diego Perotti acciaccato e Mohamed Salah appena sceso dall’aereo, è Stephan El Shaarawy ad occupare la casella al fianco di Radja Nainggolan, alle spalle di Edin Džeko. Federico Bernardeschi e Borja Valero sono i loro omologhi, con Khouma el Babacar davanti, vista l’assenza di Nikola Kalinic.
LE FUGHE DI DŽEKO - Come poche volte le è accaduto allo Stadio Olimpico, la Roma lascia l’iniziativa di gioco al proprio avversario, o meglio è la Fiorentina a prendere il comando delle operazioni: i giallorossi non operano pressing neanche nella loro metà campo, preferendo fare densità, e finiscono per girare un po’ a vuoto quando i viola palleggiano sulla trequarti giallorossa, senza però trovare la profondità. La squadra di casa, al contrario, preferisce andare in verticale, a volte partendo direttamente dal piede destro di Antonio Rüdiger, che, schierato a sinistra, ha più possibilità di guardare l’interno del campo e di scegliere quindi se provare subito il traversone dalla trequarti o giocare lungolinea per Emerson Palmieri. L’accelerazione della squadra di Spalletti nella seconda metà del primo tempo spiazza però la Fiorentina, che comincia a faticare non solo a tenere il pallone, ma anche a risalire il campo sulle sortite offensive giallorosse, dirette a cercare la via più veloce verso la porta di Ciprian Tătărușanu e a sbilanciare gli ospiti su un lato, spesso il mancino, per provare il cambio di gioco dall’altro. Il gol di Edin Džeko che manda la Roma avanti nasce da un’ennesima iniziativa verticale, stavolta di De Rossi, con una linea difensiva viola rotta dalla posizione nettamente arretrata di Carlos Sanchez che lascia in gioco colpevolmente il numero 9, bravo a iniziare l’azione scappando a sinistra. Con una fuga a destra, invece, il bosniaco guadagna la punizione - fallo di Gonzalo Rodriguez - da cui scaturisce il raddoppio firmato di testa da Federico Fazio, primo gol in campionato per un difensore.
SEMPRE DI PIÙ - La prima contromisura di Paulo Sousa è l’ingresso di Josip Ilicić per Maximiliano Olivera, con Federico Bernardeschi che va a posizionarsi a sinistra, prima di essere a sua volta sostituito da Cristian Tello e il neoentrato nei due trequartisti, ma il campo dimostra che non è questione di uomini: il gamp di forza e presenza nella partita tra le due squadre si fa evidentissimo ed è quantificabile nel numero di duelli vinti che nella parte centrale della ripresa pende sempre più verso la Roma col passare dei minuti. E i giallorossi confezionano il terzo gol con una transizione semplicemente perfetta: De Rossi di prima per Strootman, che crossa perfettamente per Nainggolan, aggancio e palla in buca, simbolo di una climax ascendente non solo nella singola azione, ma nella partita in toto, completata dalla doppietta di Džeko per il 4-0. I cambi sono corollario: entrano anche Sebastián Cristóforo, Francesco Totti e Leandro Paredes ed esordisce Clément Grenier, a gara ormai ampiamente conclusa.