Cremonese, Dessers: "Contro la Roma una delle mie migliori partite, ho sfiorato il gol. Un orgoglio vincere il titolo di capocannoniere della Conference contro Abraham"

15.09.2022 08:22 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Cremonese, Dessers: "Contro la Roma una delle mie migliori partite, ho sfiorato il gol. Un orgoglio vincere il titolo di capocannoniere della Conference contro Abraham"
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L'attaccante della Cremonese Cyriel Dessers ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Questo un estratto delle sue dichiarazioni.

Sei partite, zero gol. È dura la Serie A?
«Sì un campionato difficile e avversari tosti per una neopromossa. Più duro di quello olandese e belga, ma lo sapevo. Anche per me, venendo da club abituati a lottare per il titolo, non sarà facile. Non ho ancora segnato ma ci sono andato vicino a Roma o col Sassuolo. L’anno in cui sono stato capocannoniere in Olanda avevo fatto un gol nelle prime 6 gare».

A Bergamo avete abbassato il baricentro e virato sul 3-4-3. Due punti nelle ultime due, state trovando un’identità?
«No, l’identità l’abbiamo avuta fin da subito. Con Fiorentina e Roma abbiamo giocato a viso aperto. Poi, come ho detto, ogni partita è a sé e Alvini è un maestro della flessibilità, si adatta benissimo all’avversario».

Contro Mourinho che l’ha battuta nella finale di Conference ha fatto la sua miglior partita finora. E domenica c’è la Lazio...
«All’Olimpico sono andato vicinissimo a segnare e ho dimostrato di poter fare bene in Serie A. È un calendario tosto, la Lazio è forte ma ora siamo più solidi in difesa e se miglioriamo anche davanti possiamo dare la prima gioia ai nostri tifosi allo Zini».

Che tipo di attaccante è e come va sfruttato al meglio?
«Sono un uomo d’area. Lì posso fare davvero la differenza. Contro Roma e Atalanta, per esempio, ho fatto a sportellate coi difensori su palle vaganti o rilanci lunghi di Radu. Il prossimo step è cominciare a creare occasioni pulite da finalizzare».

Lo scorso anno ha vinto il titiolo di capocannoniere della prima Conference.
«Un titolo che mi ha riempito d’orgoglio, contro squadre e attaccanti top come Kane, Abraham, Milik. Ora però voglio iniziare a segnare in Serie A».