Quando nell'emergenza Mourinho si ritroverà a schierare i due uomini più in forma della Roma

17.10.2023 15:20 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
Quando nell'emergenza Mourinho si ritroverà a schierare i due uomini più in forma della Roma
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Gli infortuni di Dybala e quello di Pellegrini faranno sì che, contro il Monza, molto probabilmente, Mourinho si troverà "costretto" a mandare in campo l'attacco, così detto, pesante: Lukaku-Belotti. I due, fondamentalmente, sono, da inizio stagione, gli uomini più in forma della Roma. Il gallo, con un calciomercato in cui ha visto praticamente tutti gli attaccanti in vendita o in odore di cambiare aria, essere titolari al suo posto (complice una stagione da 0 gol in Serie A), ha iniziato a suon di gol la preseason, confermando quanto fatto di buono, anche quando le gare sono diventate ufficiali, dimostrando, con 3 gol e 2 assist in campionato e la doppietta contro il Servette in Europa League, di essere tornato gallo da battaglia. Parlare di Lukaku e delle sue prestazioni e della sua vena realizzativa è abbastanza superfluo. 

Non è un caso che i due siano stati eletti #IlMiglioreVG in più di un'occasione, 2 per Belotti e ben 4 per Lukaku, vero e proprio mattatore, fin qui della stagione romanista. Mou' li ha mandati in campo, insieme, dal primo minuto, soltanto nella sfida europea contro gli svizzeri del Servette, perché di solito, quando è stato necessario, ha preferito mettere accanto a Lukaku (è lui ovviamente la prima scelta) una seconda punta come El Shaarawy (tornato da poco anche in Nazionale). 

Tatticamente c'è da sempre quel dilemma di schierare due prime punte, per quella paura che si possano pestare i piedi, facendo gli stessi movimenti. Questa cosa, tuttavia, non è sembrata presentarsi, anzi, Belotti è un attaccante che fa tanto movimento, pressing sul portatore di palla e si è riscoperto anche uomo assist (oltre a far ammonire/espellere i difensori avversari) ed è tornato uomo gol. Lukaku è ovviamente più accentratore e chiede più il pallone addosso, giocando spesso spalle alla porta, stile centro di basket. Alla fine, nell'emergenza, El Shaarawy a parte, Mourinho si ritrova come unica soluzione (difficile vedere proposto Azmoun così da zero), proprio i due più in forma. Quando si dice cadere in piedi...