Stadio - Papalia: "Parnasi vuole modificare il contratto"
Gaetano, Umberto ed Elisa Papalia, azionisti all’83% della società Sais spa, dichiarata fallita dal Tribunale di Roma con sentenza datata 22 maggio 2014, hanno scritto una lettera al giudice delegato e al curatore del fallimento della suddetta Sais per metterli in guardia riguardo la proposta avanzata da Luca Parnasi di modificare il contratto con cui la Sais spa, il 25 maggio 2013, si è impegnata a vendere il terreno di Tor di Valle all'Eurnova srl, la società di cui lo stesso Parnasi è amministratore unico. Gaetano Papalia, attualmente indagato dalla procura di Roma per l'ipotesi di bancarotta, ha espresso, dalle colonne de Il Tempo, la sua preoccupazione: "So che il curatore fallimentare ha ricevuto da Parnasi una proposta migliorativa che acceleri i pagamenti delle rate mensili alla curatela di Sais. Mi sono perciò chiesto che interesse avesse l’acquirente a rendere più oneroso il contratto. Non vorrei che ne venisse cambiato l’oggetto, sostituendo la cessione dell’area all’obbligazione nel pagamento.
Così facendo il gruppo Parnasi metterebbe al riparo la proprietà del terreno, ma in caso di inadempimento nei pagamenti, gli azionisti Sais potrebbero rivalersi su Eurnova solo con un decreto ingiuntivo o un’eventuale istanza di fallimento, che lasciano il tempo che trovano. Insomma, non potremmo più aggredire il terreno. Il curatore fallimentare e il giudice delegato, tuttavia, hanno respinto la mia richiesta di poter accedere a quegli atti" - ha dichiarato Papalia.