Delusione per il pareggio azzurro a Villa Borghese
Non li ha scoraggiati l'inaspettato temporale che si è abbattuto sulla capitale all'ora di pranzo: a migliaia si sono presentati a piazza di Siena per tifare la nazionale ai piedi del maxischermo allestito nel cuore di villa Borghese. Ma al termine del match, un altro pareggio per gli azzurri, i loro visi sfidavano per cupezza il cielo di Roma oggi coperto a dispetto della stagione. Molti con i visi pitturati tricolore, molti altri con grandi bandiere della nazionale e più di uno con la maglia della Roma (in onore del giallorosso-azzurro Daniele De Rossi) hanno iniziato ad affollare il villaggio dei mondiali ben prima del fischio di inizio, dividendosi tra foto ricordo con la mascotte dei mondiali e le improvvisate partite a calcio per imitare i loro idoli. Fischio d'inizio, si comincia ma già dopo sette minuti una nuvola copre il sole e lo spirito della piazza. È gol per la Nuova Zelanda, l'Italia comincia male e su villa Borghese cala il gelo. Solo qualche sparuto neozelandese accenna a un'esultanza, ma sono in netta minoranza e smettono subito anche perchè i loro beniamini sullo schermo iniziano a commettere un fallo dopo l'altro. E dalla platea azzurra parte anche qualche fischio. Ma ogni volta che una maglia azzurra si avvicina all'area avversaria monta la marea. Quando l'arbitro fischia un rigore a favore dell'Italia in piazza torna il sole ed è un lungo olè fino al momento in cui il pallone si insacca nella rete. Allora la piazza esplode, i tifosi si abbracciano, sventolano i tricolori, accendono anche qualche fumogeno.
Dopo l'intervallo sulle note dell'inno dei mondiali (e un rapido popopo lanciato dagli animatori sul palco) la partita ricomincia ed è tutta in bilico. A ogni azione dell'Italia la platea si solleva, si alza in piedi , per poi sedersi delusa. Non si passa. La delusione per la prestazione dei giocatori italiani è evidente, tanto che qualcuno lascia la piazza prima della fine dei minuti di recupero. «Abbiamo giocato meglio, meritavamo di vincere - spiega un tifoso - siamo molto delusi». Altri invece contestano le scelte di Lippi: «doveva rischiare, doveva portare Miccoli, Cassano, ma anche Balotelli». Il fuoriclasse dell'Inter, a dispetto del suo carattere turbolento, è il giocatore che manca di più a questa platea assieme a, dice un gruppo di ragazze, due eroi di Berlino come Totti e Materazzi. «Fortuna che c'è De Rossi che ci da soddisfazione» dice un ragazzo romanista. E mentre su piazza di Siena cade qualche prima goccia di pioggia, c'è chi pensa già alla prossima partita: «o si vince o si vince» taglia corto un tifoso, mentre un altro è, nonostante tutto , ottimista: «un punto va bene, la qualificazione è sicura».