Tacopina: "La AS Roma a breve diventerà il brand più importante del calcio, la città è sempre stata nel mio cuore"

08.03.2013 11:27 di  Yuri Dell'Aquila   vedi letture
Fonte: insideroma.com
Tacopina: "La AS Roma a breve diventerà il brand più importante del calcio, la città è sempre stata nel mio cuore"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Joe Tacopina, VicePresidente della AS Roma, ha rilasciato un'intervista a insideroma.com, parlando del suo rapporto con la città eterna e con la società giallorossa:

Mr. Tacopina, sei di origini italiane ( tuo papà era romano, del quartiere monte Mario ndr) qual è la tua storia con la città?
"Prima di tutto, mi considero romano. Questa è una distinzione che mio padre mi insegnò sin da quando ero piccolo. Riguardo la mia storia e relazione con la città, mi sento di farne parte. Credo che la città sia nel mio cuore e nel mio sangue. Ho ancora tanti parenti a Roma, inoltre ho trascorso tanto tempo qui che mi sento come se fossi a casa mia, ora più che mai. Roma ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore".

Da quando hai assunto la carica di vice presidenza della AS Roma, il rapporto con la città di Roma, e con i tifosi, è cambiato?
"Se c’è un cambiamento, è un cambiamento che mi ha portato più vicino alla città ed ai tifosi. Prima di tutto sono un tifoso dell’AS Roma e poi ne sono il Vice Presidente, Pensa che prima che prendemmo l’AS Roma, sono stato ad almeno 25 partite all’anno".

Riesci a vivere l’atmosfera delle partite della AS Roma, anche quando sei a New York? come ti sei organizzato? Magari con altri amici e fans della Roma..
"Sì, sfortunatamente per me soffro le stesse tensioni sia allo Stadio Olimpico che a New York. Quando mi trovo a NY seguo le partite con i vari AS Roma Club di New York. Cerco sempre di essere in compagnia di tanti romanisti che mi aiutano a sfogare la tensione che accumulo durante le partite".

Il calcio Italiano, visto da chi come te vive negli Usa, com’è inquadrato?  Riuscirete ad esportare il modello americano, qui in Italia, e nello specifico a Roma, che sai essere una città difficile ed esigente?
"Credo che la mentalità possa essere esportata e che il business dello sport Nord Americano possa essere applicato al calcio italiano altrimenti non avremmo preso quest’opportunità ( l'AS Roma, ndr). Jim ha assunto i migliori manager per porre in essere operazioni sul campo e fuori dal campo. Credo che il nostro ufficio marketing non sia secondo a nessuno e sono certo che la AS Roma a breve diventerà il “brand” globale più importante del calcio".

New York – Boston, poco di più di un ora di aereo, questa è la distanza che ti divide con il presidente James Pallotta che lì risiede, riuscite a vedervi spesso?
"Siamo sempre molto impegnati ma con Jim mi vedo spesso".

Non pensi che, in qualità di vice presidente della AS Roma forse dovresti essere un po’ più presente nei media, e magari essere più visibile anche durante le partite della Roma? In città molti fans pensano a te e agli altri soci come se foste un corpo a parte. Non pensi che dovreste essere più partecipi alla vita sociale del club?
"Naturalmente l'ideale sarebbe che tutti noi abitassimo a Roma, ma non è questo il caso, né credo che sia necessario perché, e lo ribadisco ancora una volta, i nostri dirigenti di classe mondiale, che operano e lavorano giorno per giorno su tutte le operazioni della AS Roma, vivono tutti lì, mentre io cerco di partecipare a più partite possibili. L'anno scorso sono stato presente ad oltre 22 delle 36 partite della Roma quindi credo che la mia presenza non sia in discussione. Per quanto riguarda l'essere accessibile ai mezzi di comunicazione, questo dovrebbe avvenire solo attraverso l'Ufficio comunicazione della AS Roma o mediante il lavoro del settore di ‘Public Relations’".

Avete chiuso molti rapporti commerciali con aziende major, cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Lo stadio?
"Non posso commentare nulla di questi argomenti, ma ti dico che stiamo nelle mani migliori, il nostro Ufficio Marketing ed i dirigenti della “Raptor” hanno messo in piedi un team proprio per sviluppare le operazioni di business della AS Roma nel migliore dei modi".

Mr. Tacopina, ci vediamo a Roma-Parma?
"Sì, penso proprio di sì!".