Simplicio: "Alisson ha un futuro eccezionale. A Roma mi pagavano il conto al ristorante per il gol al derby"
“Alisson ha un grande futuro. Derby? Per me furono serate meravigliose” Così Fabio Simplicio, ex centrocampista della Roma, ai microfoni di Centro Suono Sport.
Un giudizio sui brasiliani che giocano a Roma?
“Alisson qui in Brasile è considerato un portiere dal futuro sicuro ed eccezionale: spero che resti alla Roma, perché è il numero uno della nostra nazionale, è difficile trovare un portiere più forte. Credo che Bruno Peres, Emerson e Jesus stiano facendo bene, credo però che Alisson tra questi sia il più forte. Se avrà più continuità, sono convinto diventerà un leader della Roma. Gerson è un grandissimo talento, non è facile ambientarsi e giocare a Roma, dove c’è tantissima concorrenza in squadra”
Sul derby, di cui Simplicio fu straordinario protagonista soprattutto nel ciclo di Ranieri, Simplicio afferma: “È stato un periodo meraviglioso per me, vincere il derby, con mio gol, fu una serata magnifica contro la Lazio, per me fu un salto di qualità straordinario giocare nella Roma, dove vado in Brasile sono riconosciuto per aver segnato nel derby e ricordo che a Roma mi pagavano il conto al ristorante per aver segnato. Vincemmo cinque derby consecutivi, fu una cosa incredibile, la mia vita cambiò completamente. Roma è rimasta nel mio cuore, spero che domenica la squadra giallorossa possa vincere il Derby, che possa giocare meglio di quanto fatto nelle ultime due partite contro i biancocelesti. Mi auguro che la Roma vinca 2-1 contro la Lazio”.
Un pensiero finale su Francesco Totti: “Francesco forse non ha più lo stesso fisico di alcuni anni fa, ma continua a fare la differenza in campo. Penso che i giovani che stanno crescendo debbano avere un po’ più di spazio, oggi il calcio è un gioco molto fisico, credo che Francesco faccia fatica a giocare tre-quattro partite di seguito, farà 41 anni e credo sia difficile che possa proseguire a giocare. Mi auguro che, se dovesse smettere, possa avere un ruolo di rilievo in società, perché dentro la Roma la sua forza, la sua presenza, possa essere decisiva”