Radja Nainggolan racconta il suo 2015: "Qui si può vincere"
Attraverso il sito ufficiale asroma.com, Radja Nainggolan ha raccontato il suo 2015 in giallorosso:
Partiamo dal primo Derby del 2015, con la doppietta di Totti: che ricordi hai di quella giornata?
“Abbiamo iniziato male ma alla fine ci ha pensato lui. In una partita così delicata è stata una doppia festa, sia per noi sia per i tifosi. Totti è l’idolo, resterà per sempre un idolo. Ha fatto grandi cose rimanendo sempre nella stessa squadra, questo è sicuramente il primo elemento di legame con i tifosi, che aumenta anche con alcune esultanze e dimostrazioni di affetto nei loro confronti”.
Quanto è stato importante il tuo gol in Roma-Udinese?
“Era un momento molto delicato, due partite dopo avremmo avuto il derby ed era un momento in cui le cose non andavano bene. Dopo il mio gol del pareggio ero convinto che avremmo vinto la partita. Stavamo giocando meglio delle ultime uscite e da quel momento abbiamo avuto la scossa finale per concludere il campionato al secondo posto”.
Cosa ci racconti del gol di Mapou al Derby di ritorno della scorsa stagione?
“Quella partita era molto difficile per noi. La Lazio in quel momento era la squadra più in forma e abbiamo vinto grazie al carattere e con un buon calcio. Abbiamo meritato di vincere e di distaccarli definitivamente in classifica”.
Nel corso dell’estate è arrivata la bella notizia del tuo rinnovo contrattuale fino al 2020: cosa ha significato per te?
“Era una cosa che volevo. Avevo altre offerte ma ho continuato a dire che volevo rimanere: sono convinto che si può vincere con questa squadra e questa piazza lo merita. Avevo anche detto che non sarei mai andato in una diretta concorrente, la mia volontà era quella di rimanere”.
Il ritorno in Indonesia quest’estate cosa ha rappresentato per te?
“C’è grande euforia lì per me, rappresento un giocatore di alto livello per tutta la loro popolazione. Mi seguono in tanti. Ci ero già andato anni fa quando ancora ero a Cagliari e ci sono tornato assieme alla Roma. Non mi aspettavo di trovare così tanti tifosi giallorossi e tra l’altro conoscevano tutti i cori della Roma: è stata una cosa simpatica, erano bravi! Grazie alla Roma avrò ancora più tifosi indonesiani dalla mia parte”.
Che emozioni hai provato nel battere la Juventus all’inizio della stagione in corso?
“Contro la Juventus per me è sempre stata una partita particolare, anche quando ero ancora al Cagliari. La partita è arrivata in un buon momento, batterli alla seconda giornata e lasciarceli alle spalle era uno stimolo in più. Il gap tra noi e loro successivamente è aumentato ancora nel nostro miglior periodo”.
Uno dei momenti migliori dell’anno è sicuramente legato al gol di Florenzi contro il Barcellona.
“Dentro di me pensavo a cosa aveva fatto. Quando è partita la palla ci sono voluti 4 secondi prima che arrivasse in porta ed eravamo tutti quanti sulle punte dei piedi attendendo dove sarebbe finita. È entrata e contro una squadra alla quale in quel momento potevamo segnare solo grazie a un’azione individuale. Un gol da metà campo è raro ed è stato bello condividere la gioia con lui. Meriterebbe il premio di miglior gol dell’anno, è in gara con altri grandi calciatori ma la sua rete per me è la più particolare”.
I fan si sono esaltati con l’arrivo di Salah in estate.
“Più giocatori forti ci sono in squadra, più aumenta la concorrenza e più si va meglio. In questo momento ci troviamo un po’ in difficoltà avendo tanti giocatori nuovi, di qualità comunque indiscutibile. Forse una delle difficoltà è il fatto che vogliono tutti dimostrare troppo. Abbiamo iniziato molto bene l’anno, abbiamo dimostrato tante belle cose e siamo tutti consapevoli che torneranno questi bei momenti”.
Tralasciando i momenti migliori dell’anno, parliamo un attimo di Barcellona-Roma.
“Contro il Barcellona si può anche perdere ma il 6-1 è stato esagerato. Forse eravamo un po’ distratti dal fatto che il Leverkusen avesse pareggiato a Borisov e ci siamo rilassati pensando potevamo permetterci anche una sconfitta. Non abbiamo fatto una buona partita e la dobbiamo dimenticare il più presto possibile. Potrebbe sembrare che dopo quella partita siamo rimasti scioccati ma sono sicuro che ci riprenderemo e che continueremo a lottare in alto”.
Molti giocatori arrivano in una grande piazza con tante pressioni e vanno in difficoltà. La sensazione è che tu invece sia riuscito a tirare fuori il meglio delle tue qualità.
“La squadra è forte, quindi penso che sia più facile per me giocare con compagni più forti. Una squadra forte gira bene da sé e per un giocatore nuovo è più facile sentirsi a proprio agio. Posso migliorare personalmente e anche la squadra può farlo. Dobbiamo migliorare qualche aspetto e superare questi momenti no. Il talento c’è, quando vogliamo segnare facciamo gol, quando non vogliamo prenderli non li subiamo: dobbiamo mettere il puzzle insieme ed essere più perfetti”.
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2016 con la Roma e con la Nazionale?
“Spero che riusciremo a vincere qualcosa, che un giocatore molto sfortunato torni con noi (Kevin Strootman) e questo non è molto lontano. Anche se la coppa Italia è andata, c’è ancora il campionato e sono fiducioso che le cose vadano bene. Parlando della Nazionale, abbiamo pescato l’Italia nel girone e sarà un partita difficile: gli Azzurri in questi tornei sanno mettere in difficoltà chiunque, ma spero di vincere qualcosa con il Belgio”.