Pallotta: "Lo stadio della Roma sarà attivo tutta la settimana"
Ha avuto inizio a Milano il workshop organizzato da La Gazzetta dello Sport sul tema "Il calcio che vogliamo", un incontro per rilanciare l'immagine del calcio italiano. Presente, oltre al presidente del Coni Giovanni Malagò, anche il presidente della Roma James Pallotta, seduto in platea vicino a Claudio Lotito. Nel corso dell'incontro si analizzerà tra le altre cose la situazione degli stadi italiani.
Una foto tratta dal profilo twitter della Roma: JAMES PALLOTTA E CLAUDIO LOTITO AL WORKSHOP IL CALCIO CHE VOGLIAMO
12.18 - Le parole del presidente della Roma James Pallotta: "Come giudico il pianeta calcio italiano? Prima di tutto voglio ringraziarvi per avermi permesso di essere qui, e vorrei congratularmi con Andrea Agnelli. Mi piacerebbe dare una prospettiva di come noi vediamo il calcio italiano, spero di non essere poco rispettoso. Dal punto di vista americano e di un certo numero di altri paesi, penso che il calcio italiano stia messo meglio di quanto si possa pensare. Se consideriamo l'Italia, vivere in Italia è considerato come qualcosa a cui tutti vogliono aspirare, è un paese da visitare per la sua storia. Dal punto di vista calcistico, negli ultimi 20 anni gli Stati Uniti hanno scoperto che gli stadi sono una grande fonte di ricavi, pensiamo cosa è successo a Dallas con un aumento dei ricavi di 10 milioni di dollari l'anno o stadio dei Celtics attivo 225 giorni l'anno. Il calcio italiano può lavorare sui diritti TV, ma siamo sotto ai livelli della Premier League. Dobbiamo guardare avanti. Abbiamo lavorato negli ultimi 15 mesi sulla costruzione dello stadio, abbiamo ottenuto un terreno interessante. Sarà uno stadio da 55mila spettatori, e parte sarà operativo anche nel resto della settimana. Costruiremo un negozio, con la sponsorizzazione della Nike. Il problema del razzismo? Molti di voi hanno già detto che questi sono casi isolati e che dovrebbero essere arginati con soluzioni individuali, è ingiusto che la Lega o la Roma abbiamo una cattiva reputazione per colpa di alcuni individui. Quando abbiamo progettato lo stadio, ci siamo assicurati che il flusso degli spettatori sia tale per cui i controlli avvengano all'esterno, con l'interno che possa garantire sicurezza per le famiglie. Sono sicuro che si potranno utilizzare tecnologie come il riconoscimento del volto. Non sarà semplice dotare tutti gli stadi di questo tipo di tecnologie, ma non sono così costose come si pensa. L'Italia tornerà ad essere la numero uno".