Mancini: "Quel gol contro il Lione lo porto ancora nel cuore, la Roma ha tante possibilità di vincere l'Europa League"
Amantino Mancini, ex giocatore giallorosso e protagonista di un grande gol nell'ultimo scontro tra la Roma ed il Lione nel 2007, ha rilasciato un'intervista a TuttoMercatoWeb.com: "Lancio di Francesco, io scatto e vedo davanti a me Revelliere e penso 'ora lo punto, faccio doppio passo e tiro'. E' andata esattamente come l'avevo immaginata, gol, 2-0 e qualificazione ai quarti. Grandi ricordi, spero che la Roma di oggi segua l'esempio della mia".
E' il tuo gol più bello?
"Uno dei più belli, ma davanti metto quello di tacco nel derby contro la Lazio. Una grandissima emozione che mi porto sempre nel cuore e nella mente".
Tornando al Lione, quello di oggi è temibile come quello di allora?
"No, io credo che il Lione attuale sia meno attrezzato e non per niente quella era Champions League. La Roma? La mia e quella di oggi sono squadre diverse: dieci anni fa giocavamo più di contropiede, sull'esplosività e la transizione offensiva. Oggi la squadra è più manovriera, forse con un po' più di qualità".
Però il tecnico è lo stesso, Spalletti.
"Sì ma sono le squadre ad essere diverse (ride, ndr). Il mister è tra i più grandi che ho mai conosciuto, quello da cui ho imparato di più a livello tattico. Mi ha insegnato quando accelerare, quando puntare e fatto capire un sacco di cose".
Quante possibilità ci sono che alzi l'Europa League a fine stagione?
"Tante, davvero tante. Non è facile, chiariamo, però credo che in questo momento non sono tante le squadre in grado di pareggiare la qualità giallorossa".
Se ti dico Totti a cosa pensi?
"Alla Roma, è la prima cosa che ti chiedono quando si parla di Roma. E' una bandiera, no anzi è di più. Come De Rossi, altro grande giocatore che è sulla strada di Francesco. Romani e romanisti".
In campionato c'è l'Inter, un derby del cuore per te:
"Dico Roma, anche se si gioca a San Siro. Sarà una sfida difficile ma bella da vedere, però vedo la Roma troppo lanciata, credo che in questo periodo sia davvero difficile superarla. Per me è la favorita".
Adesso parliamo di Amantino Mancini, ce n'è un altro in giro per il mondo?
"Mmm, no vedo giocatori simili a me in Italia o in Brasile. Sono unico! (ride, ndr). Scherzi a parte, il calcio cambia e non mi piace fare paragoni di questo tipo".