Mancini: "Meraviglioso il mio gol nel derby. La vittoria sul Barcellona rimarrà nella storia più di quella a Lione"
Amantino Mancini, ex giocatore della Roma, ha rilasciato un'intervista sul portale Gianlucadimarzio.com, dove ha parlato anche del derby. Queste le sue parole:
Il favoloso gol al derby…
“Di quel giorno conservo tutti i ricordi, prima della partita, l’atmosfera di Roma in quei giorni. Il gol che ho fatto è stato meraviglioso, veramente bellissimo che rimarrà nella storia della Roma e del derby. Un ricordo bellissimo”.
I tre derby vissuti…
“Il derby di Roma è quello più sentito dei tre. Sono arrivato nel 2003 a luglio e la partita dove ho segnato il gol di tacco si giocava a novembre. Appena arrivato mi hanno detto «Mi raccomando il derby» e mancavano ancora quattro mesi alla partita. Questa cosa mi ha stupito e mi è rimasta. Caspita mancavano quattro mesi e già mi chiedevano del derby! Nelle altre città si parla del derby al massimo una settimana o dieci giorni prima”.
Roma-Barcellona e Lione-Roma…
“La vittoria con il Barcellona una cosa che rimarrà nella storia. Un’impresa del genere con un avversario così forte e con tre gol da recuperare era impossibile da credere. È stata veramente una vittoria che non si poteva immaginare. A Lione bei ricordi però credo che questa con il Barcellona rimarrà di più nella storia visto come è andata contro un avversario come il Barcellona. Anche a Lione è stata una bella serata, con il gol che ho fatto io, ma penso che col Barcellona vale di più”.
L’arrivo in Italia…
“Mi ricordo i primi giorni in Italia. Ho fatto questa esperienza a Venezia dove mi hanno insegnato tanto, ho imparato tantissimo nell’adattamento alla cultura italiana e al calcio italiano. Calcisticamente è andata male perché non ho giocato: l’allenatore non mi vedeva proprio. Ma per l’adattamento e per capire il calcio italiano mi ha dato tantissimo anche perché a giugno di quell’anno sono andato a Roma e ho fatto un campionato Serie A perfetto con 8 gol, ero un ragazzo sconosciuto arrivato così, mi è servito tanto”.
La carriera da allenatore…
“Sono da otto mesi in Italia per il corso da allenatore. Sono stato fortunato a giocare in Italia e ci sono voluto tornare perché ritengo questo Paese sul piano tattico e difensivo il migliore al mondo, sono nel posto giusto per imparare. Sono stato promosso a dicembre e mi ha arricchito tanto nella mia formazione. Adesso vedo il calcio in una maniera diversa rispetto a prima. Ne sta valendo davvero la pena”.
Roma in Champions e il Brasile al Mondiale…
“Sono brasiliano, vincere il Mondiale. Non so se è più facile, però il Brasile ne ha vinti cinque. La Roma in Champions League non ha mai vinto. Questa cosa conta tanto secondo me. Magari vince la Roma la Champions League e il Brasile il Mondiale, sarebbe perfetto”.