Losi: "Con la Roma fu amore a prima vista. Felice che Totti abbia più presenze di me, ora tocca a De Rossi"

13.03.2012 11:13 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Alessandro Carducci
Alessandro Carducci
© foto di Voce giallorossa

Giacomo Losi è stato l'ospite d'eccezione del classico appuntamento del lunedì ideato da Antonio Calicchia in Via Baccina, sede della mostra permanente dell'UTR sulla storia della Roma. "Core de Roma" ha entusiasmato i tantissimi sostenitori della Roma con i suoi ricordi. Insieme all'ex capitano, erano presenti Gianfranco Butina, Claudio Moroni, Ettore Viola e l'Avv. Antonio Conte. 

Giacomo Losi ha esordito confermando che Roma è una città particolare e subito i suoi ricordi sono partiti dal giorno del suo tesseramento. Un giorno arrivò una telefonata mentre lui era al suo paese, Soncino: "Mi affrettai ad andare al telefono pubblico, non c'erano ancora i telefoni nelle case e la Cremonese mi comunicò che ero stato ceduto ad una squadra di serie A", ha affermato. il capitano è stato un fiume in piena: "tornai a casa e mi preparai per partire tanta era la mia felicità che mi ero dimenticato di chiedere quale fosse la squadra a cui ero destinato. Partii ed arrivai a Bologna in treno, una volta scesi chiesi al dirigente chi doveva venire a prenderci del Bologna ed il mio accompagnatore mi disse che non mi fermavo a Bologna ma che aspettavamo un dirigente della Roma: solo allora seppi la mia destinazione. Con la Roma fu amore a prima vista. Esordii nel '54 in pre campionato con la Coppa Zenobi a 19 anni ed allora si usava così e si giocava contro la Lazio, il pubblico era fantastico. Il più bel gol lo segnai contro la Sampdoria nonostante avessi un infortunio all'inguine e segnai utilizzando la gamba buona".

Poi con l'ammirazione dei presenti ha confdato come venne il suo sopranome: "Durante la trasmissione L'oggetto misterioso con Rita Pavone fu Walter Chiari che, leggendo un striscione, mi presentò Giacomo Losi core de Roma e da allora tutti mi hanno chiamato così. "Una carriera invidiabile 386 partite di campionato, mai espulso con un'unica ammonizione nell'ultima partita di carriera un vero record", ha detto.

Poi Giacomo ha voluto rispondere ad una domanda sul fatto che Totti l'abbia superato nelle presenze in squadra e lui diretto: "Sono felice che Totti mi abbia superato è stato un vero piacere e poi tocca a De Rossi".

La serata è andata avanti con le imitazioni fatte da Butina su Moratti, Ranieri, Capello e tanti altri e poi tanti pensieri sulla Roma di ieri e di oggi.