Juan: "Ora devo fare di tutto per tornare prima delle previsioni dei medici. Cori? Una cosa del genere non può riaccadere"
Dopo la notizia dell'infortunio al legamento collaterale del ginocchio destro che lo terrà lontano dal campo per un mese e mezzo, Juan è tornato a parlare dei cori razzisti subiti durante il derby e della sua situazione fisica. Le sue parole sono riportate dal portale brasiliano Lancenet!:
"Ho lasciato il campo con molto dolore e sfortunatamente oggi è stata confermata la lesione al ginocchio destro. Grazie a Dio non è una rottura, ma solo uno stiramento al legamento. Ora devo cercare di fare tutto il possibile per tornare prima delle previsioni date dai medici. Cori? E' assurdo e una cosa come questa non può tornare ad accadere a nessuno. Sentivo che stavano facendo dei cori, ho avvisato l'arbitro e ho fatto un segnale di silenzio ai loro tifosi. E' disgustoso, il razzismo è un crimine. Il calcio è uno sport, qualcosa di ludico che da allegria alle persone. Per questo, sono radicalmente contrario a qualsiasi tipo di aggressione fisica o verbale. Dopo questo incidente, gli stessi giocatori della Lazio sono venuti a complimentarsi e ad abbracciarmi, perché non era la prima volta che questo succedeva con i loro tifosi".