Garzya: "Alla Roma manca l'ossatura e il gioco di squadra. Il Torino una delle squadre più difficili da affrontare per i giallorossi"
Gigi Garzya, doppio ex di Roma e Torino attuale vice CT della Nazionale U20, è intervenuto ai microfoni di Roma Radio:
Torino e Roma i tuoi ricordi?
“La Roma è uno dei ricordi più belli della mia vita, era il sogno di tutto. Una delle mete più ambite. Il Torino sotto l’aspetto calcistico non è stato entusiasmante. Arrivai con un allenatore che mi voleva a tutti i costi, poi quando sono arrivato fu sollevato dall’incarico e non rientravo nei suoi piani.
Torino-Roma di sabato?
“A livello psicologico cambiano le cose. Il periodo che sta vivendo la Roma, lo sta vincendo il Torino al contrario che è una squadra che gioca bene a calcio, ostica da affrontare, Ventura è uno dei migliori giocatori. Per la Roma in questo momento la squadra più difficile da affrontare è il Torino, al di là dell’aspetto psicologico, proprio dal punto di vista tattico. Bisogna ammettere però che la Roma nel momento in cui ti viene a mancare uno come Gervinho, uno come Salah, uno come Totti, la difesa è quella che è, grossi giocatori non ne ha. Castan ha bisogno di tempo per riprendersi da quello che ha avuto”.
Fase difensiva?
“Il campionato lo vinci quando hai la difesa forte. In questo momento, in attacco non fanno gol, il centrocampo soffre. Essere sempre pressati non è una bella cosa. Da che mondo è mondo la squadra di vede dall’ossatura. Alla Roma ora sta mancando questo. Non giocano da squadra”.
Roma-BATE?
“Nel caso dovesse uscire dalla Champions sarebbero dolori”.
Poi arriva il Napoli, come si affronta una situazione del genere?
“Il problema è che in questo momento non ti puoi permettere di pensare solo alla Champions, c’è un campionato da giocare, non puoi permetterti il lusso di lasciarlo andare, perché poi, nel momento in cui succede questo, ti porterai lo strascico di polemiche. Vincere è l’unica medicina”.