Fenucci: "Rispettiamo le decisioni di Zeman. Il rinnovamento tecnico richiede tempo"
Ai microfoni di Sky Sport ha parlato l'amministratore delegato della Roma Claudio Fenucci:
Momento importante per il calcio italiano, Abete è l'uomo giusto
"Ha dimostrato di avere le qualità per guidare la Federazione. Abbiamo molti temi da affrontare, come gli stadi, che dipendono dalla legge ma anche dalla Federazione, la riforma della giustizia sportiva e tantissime altre cose rilevanti per questo sistema. Credo che la Federazione debba riportare al centro del calcio i propri tifosi, spesso abbiamo dimenticato che il movimento è formato da tifosi che generano risorse".
Sarebbe bello avere anche una Lega unita? La responsabilità del caos è delle 20 squadre?
"Caos non è la parola giusta, c'è una dialettica all'interno della Lega tra chi vuole un profondo rinnovamento attraverso un candidato giovane che ha già maturato esperienza nel campo del calcio e dei diritti televisivi, e altri che non sono d'accordo. Questo candidato era ispirazione di diverse società, grandi, medie e piccole, non siamo riusciti a tramutare questo consenso in un consenso più ampio. Ci dispiace, lavoreremo per la ricerca di altri candidati che abbiano lo stesso profilo. Non sarà un percorso breve ma dobbiamo impegnarci a trovarlo".
Il calcio italiano si può permettere di tenere un giocatore costoso come De Rossi in panchina?
"Credo che bisogna distinguere il momento in cui la squadra viene costruita dalle scelte che avvengono domenica per domenica. Nel primo livello riteniamo un giocatore importantissimo per la Roma per quello che può dare in campo, sul secondo il mister, valutando settimanalmente il lavoro della squadra, decide per il meglio secondo le sue convinzioni. Avendo scelto Zeman, rispetteremo le sue decisioni".
Si chiede se sia giusto dare tutti questi soldi a un giocatore che non rientra nelle idee dell'allenatore?
"De Rossi ha un contratto che si è meritato in relazione al valore, non è un problema immediato. Lui si allena con grande professionalità, siamo convinti che sarà pronto ogni volta che sarà chiamato a giocare, poi sono scelte che dipendono dall'allenatore".
La Roma ha fatto un punto in meno dell'anno scorso, con una rosa più forte. C'è delusione?
"Non c'è delusione perché stiamo osservando la crescita individuale dei calciatori, che si stanno confermando di ottimo livello tecnico. Sono arrivati nuovi giovani che danno prospettiva. Avremmo avuto il piacere di avere qualche punto in più, ma un processo di rinnovamento tecnico richiede tempo. Siamo convinti di essere sulla squadra giusta e che questa sia l'unica strada che la Roma può percorrere per essere stabilmente competitiva in futuro, non guardiamo al risultato odierno, faremo un esame a fine campionato ma siamo convinti che la squadra intrapresa porterà la Roma ad essere un grande club".
Pallotta ha detto che l'obiettivo è il terzo posto. Come si fa a non parlare di delusione?
"Il nostro presidente ha detto che vorrebbe vincere lo scudetto in un certo lasso di tempo. A noi hanno sempre detto che quello che farebbe piacere al gruppo proprietario è vedere una squadra che migliori anno dopo anno".