Eriksson: "Dopo lo scudetto con la Lazio chiesi Batistuta: fu l'unica volta che Cragnotti non mi accontentò". AUDIO!

24.07.2020 17:17 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Eriksson: "Dopo lo scudetto con la Lazio chiesi Batistuta: fu l'unica volta che Cragnotti non mi accontentò". AUDIO!

Sven-Goran Eriksson, ex tecnico della Roma e campione d'Italia con la Lazio nella stagione 1999/2000, è stato intervistato durante Maracanà, trasmissione di TMW Radio:

Critiche intorno a Sarri. Che ne pensa?
"È strano, si pensava che la Juventus vincesse il campionato prima. E poi prima del COVID-19 sembrava la Lazio la più in forma e che potesse vincere. Dopo la pandemia, la Lazio non è andata come prima, purtroppo. È un campionato strano, però ci sono tre partite da fare e la Juventus con sei punti di vantaggio andrà a vincere".

Come mai la Juventus ancora non centra lo Scudetto?
"Non lo so, ho visto la Juventus e non gioca bene come ci si aspetta. Questo stop per il Coronavirus è stato difficile per tante squadre. Difficile allenarsi e tenere la concentrazione. La Lazio ha perso qualcosa e anche la Juventus. Ci sono risultati molto strani".

Ci si deve adeguare ai giocatori?
"Se tu hai grandi giocatori, come quando li avevo alla Lazio, si deve cercare di farli esprimere al meglio. Non puoi imbrigliare Veron in uno schema, così come Mancini. Devi ottenere il massimo con quei giocatori e le loro caratteristiche. Alcuni giocatori li puoi incasellare in certi schemi, altri no".

È meglio averlo uno come Ronaldo o no? È un freno per la Juve?
"Lo vorrei avere sempre. Uno che fa gol come lui e ha questo carisma... come Messi o Ibrahimovic, io li amo giocatori così. Possono vincere la partita da soli. Ho avuto Falcao alla Roma, lui era come un allenatore in campo".

Il Milan è uscito fuori post lockdown...
"Sta andando forte, così come l'Atalanta. Sarebbe incredibile se vincesse lo Scudetto. In Champions? È lanciatissima, giocano molto bene e gli faccio i complimenti".

Tra i suoi giocatori che sono diventati tecnici, quale quello in cui si rivede?
"Quando avevo Simeone, Mancini, Veron, io pensavo che sarebbero diventati grandi allenatori. Solo Veron non lo è diventato. Inzaghi non pensavo, ma era molto giovane quando l'ho avuto. E sta facendo grandi cose alla Lazio. E un altro che non pensavo potesse essere un tecnico è Sergio Conceicao, sta facendo grandi cose. Diventerà un grande allenatore".

Quale giocatore l'ha colpita maggiormente?
"Immobile, è impressionante. Avere un giocatore così è come vincere uno scudetto".

Messi-Inter, ci crede?
"Magari averlo per l'Italia. Ma ho difficoltà nel vederlo fuori dal Barcellona. Mi sembra impossibile, ma chissà".

L'anno dopo lo scudetto alla Lazio chiese qualche altro giocatore?
"Parlammo di Batistuta ma lì il presidente, per l'unica volta, mi disse di no, perché aveva già una certa età, era all'ultimo vero contratto e valeva tanti soldi. Ma abbiamo preso Salas e Crespo..."

Troppo forte la Juventus o troppo deboli le altre?
"È un peccato. Un campionato non è mai troppo interessante se solo una squadra vince sempre. La Juventus vince da nove anni, è impressionante. Nei miei anni potevano vincere in tante, Juventus, Lazio, Inter, Milan, Roma. Era bello per il pubblico, per la stampa. Complimenti alla Juventus ma così diventa noioso. Sarebbe importante anche per la Juventus avere squadre più forti, anche in chiave europea".

Chi la favorita in Champions?
"Il Real Madrid, il Barcellona e il City, ma anche Bayern Monaco e Juventus, ma la Juventus deve giocare al meglio altrimenti è dura".