De Sanctis: "Probabilmente nemmeno Totti si aspettava di essere così determinante in così pochi minuti"

08.06.2016 21:45 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gambero Rosso
De Sanctis: "Probabilmente nemmeno Totti si aspettava di essere così determinante in così pochi minuti"
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© foto di Federico Gaetano

La trasmissione Football's Kitchen, in onda su Gambero Rosso, ospita stasera il portiere della Roma Morgan De Sanctis: "Mia moglie Giovanna? La sua famiglia era il partito buono, quando l'ho conosciuta non avevo questi grandi risparmi... Tu parti con l'idea che duri per sempre, ora sono passati quasi vent'anni. Giovanna cucina benissimo: il primo giorno dopo il matrimonio ha cucinato a Torino per la prima volta e mi preparò delle pennette al pomodoro. Ricordo la scena di lei che aspettava il giudizio, io non ricordo nemmeno com'era fatta questa pasta, ma da lì è stata una escalation, lei ti sa sorpendere. Totti è molto simpatico, ha un'ironia molto veloce e sottile. Probabilmente nemmeno Francesco si aspettava di essere così determinante in così pochi minuti. Tutto quello che succede attorno può spegnerti, a lui no. Sono cose che succedono hai giocatori che nascono ogni cent'anni, che hanno orgoglio e talenti. Lui è nei primi tre più forti con cui ho hiocato, gli altri sono Zidane e Del Piero

Credevo che con due figlie femmine mi sarebbero arrivate tutte quelle problematiche relative a due figlie femmine, non mi aspettavo problematiche relative al ruolo di portiere: mia figlia grande ha voluto intraprendere a tutti i costi questa carriera, io ho provato ad oppormi in tutti i modi... Ma sono molto orgoglioso: scegliere di essere portieri da ragazzi è segno di carattere. Io bravo in carriera? Credo che rispondere di sì non sia troppo da presuntuosi. Il fatto di giocare a pallone e ritrovarti prifessionista è una cosa per cui devi impegnarti, ma devi essere al momento giustio nel posto giusto con le persone giuste. A me è successo tutto questo ma non è fortuna ritrovarsi a giocare a 39 anni a questi livelli. Ho 6 mesi in meno di Totti, ci tengo a sottolinearlo... Nello spogliatoio faccio fatica a relazionarmi a livello extracalcistico con certi ragazzi, che iniziano a essere grandi come le mie figlie. Lo reputo uno sforzo da fare. Ci sono delle problematiche extracalcistiche che, se le vive un tuo compagno di squadra, poi le riflette sul campo. Roma è una città che offre una serie di opportunità che devi considerare anche per le tue figlie: di questo siamo molto soddisfatti. Per stare bene in questa città devi avere un grande rispetto dei tuoi tifosi e saper apprezzare anche quelli dell'altra squadra. L'attaccante più forte incontrato è Ronaldo. Un Leicester in Italia non è possibile, il sistema calcio italiano non ha lavorato per essere più forte. Il calcio italiano deve riappropriarsi della leadership che 15 anni gli apparteneva. Ha la potenzialità per farlo, sta nella passione della gente per il calcio. Sta alla classe dirigenziale considerare che non si bada all'interesse del calcio guardando il proprio orticello: non si crescerà mai a livello di sistema".