Dacourt: "Garcia? E' bravo, ma non so se avrebbe successo nella Capitale. Mancini conosce l'Italia"
Olivier Dacourt parla ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, nel corso della trasmissione “1927 la storia continua”. L’ex centrocampista di Roma e Inter, oggi opinionista per i media francesi, da Parigi spiega come la stampa d’Oltralpe stia trattando i casi Blanc-Roma e Garcia-Roma. E descrive le caratteristiche tecniche dei due allenatori francesi. “Sono molto diversi. Garcia è spesso sul campo, fa veramente l’allenatore. Nel caso di Blanc, invece, la parte operativa è affidata al suo vice, molto, molto bravo. L’ex ct della Francia è più manager. L’altra differenza riguarda i contratti. Garcia è ancora legato al Lille mentre Blanc è libero. Si sta parlando di una possibile partenza di Garcia dal Lilla perché ha un ingaggio oneroso e il club nella prossima stagione non disputerà le coppe europee e vorrebbe risparmiare qualche soldo”.
Ci può raccontare qualcosa in più su Garcia?
"La sfortuna di questo allenatore è che negli ultimi anni ha perso sempre i giocatori migliori che sono partiti per altri lidi. Pensate che della squadra campione di Francia Garcia ha perso 8 titolari su 11. Le sue squadre giocano molto bene, ha scoperto bravi calciatori, come Hazard, oggi al Chelsea. La più grande difficoltà che c’è a Roma è l’ambiente. Puoi essere il più bravo allenatore, puoi aver fatto molto bene in Francia e in Inghilterra ma non è detto che nella capitale avrai successo".
Sembra che le due piste francesi si siano raffreddate e che avanzi il nome di Roberto Mancini. L’ex allenatore del Manchester City sarebbe più adatto a sedere sulla panchina della Roma?
"Mancini ha dalla sua che già conosce l’Italia, ha allenato e vinto con squadre italiane. Ha sempre sopportato la pressione, anche in Inghilterra: quando è arrivato al Manchester City, il club aveva vinto poco. Grazie al tecnico di Iesi la società dello sceicco ha conquistato trofei".