Candela: "Nel 2002 non rivincemmo perché stavamo ancora festeggiando lo scudetto precedente. Stasera la Roma dovrà pressare con giudizio"

04.04.2018 13:54 di  Francesco Giovannetti   vedi letture
Candela: "Nel 2002 non rivincemmo perché stavamo ancora festeggiando lo scudetto precedente. Stasera la Roma dovrà pressare con giudizio"
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Vincent Candela, ex difensore della Roma, ha parlato a Il Romanista in vista della sfida di stasera tra Barcelona e Roma valida per l'andata dei quarti di Champions. Questo un estratto delle sue parole:

Vincent, venti febbraio del 2002, ti ricorda niente questa data?
"Lo sapevo, lo sapevo".

Ma che sapevi?
"Che avresti voluto parlarmi di quella notte al Camp Nou".

E che c’è di male? Finì con un bel pareggio che non sarebbe male ripetere anche questa sera.
"Vero, ma sarebbe stata una vittoria se…."

Se?
"Inutile far finta di niente, lo sanno tutti, il gol che incassammo fu per mia responsabilità, solo così il Barcellona riuscì a riprenderci. Avremmo meritato di vincere".

Quella era una grande Roma.
"Grandissima. Era una squadra formidabile, piena di campioni. Ma aveva un difetto".

Quale?
"Non era abituata a vincere. A Roma, purtroppo, è così. L’anno successivo allo scudetto, non rivincemmo perché stavamo ancora festeggiando quello precedente".

Più forte la tua Roma o quella di oggi?
"Rispondo la mia, sperando tra un paio d’anni di poter cambiare la mia risposta".

Più forte il Barcellona che hai sfidato o quello di oggi?
"Quello di oggi. Anche se pure il mio mica era male, Rivaldo, Kluivert, Luis Enrique, Puyol, Cocu, tanta roba insomma. Però quello di questa sera ha qualcosa in più".

In base a quello che hai detto per la Roma di oggi non ci sono speranze…
"No".

Come no?
"Perché io nel resto dei giocatori non vedo tutta questa differenza. Servirà una Roma perfetta, concentrata, in grado di ridurre a zero gli errori e allora…".

Allora che?
"Fazio e Manolas sono una coppia centrale difensiva che non è inferiore alla loro, Nainggolan un centrocampista formidabile come De Rossi, Dzeko un centravanti che può segnare ovunque. Io sono fiducioso, a patto che...".

A patto che?
"Al Camp Nou si riveda la Roma che ho ammirato a Londra contro il Chelsea o quella che ha vinto a Napoli. Quando gioca come in quelle due occasioni, la Roma può fare tutto".

Quale dovrà essere la cosa che la Roma dovrà fare meglio?
"Pressare. Ma lo dovrà fare con giudizio perché se il Barcellona salta la prima linea, poi può arrivare in porta in una frazione di secondo".

Quanto manca a questa Roma un giocatore come Totti?
"Ma non me lo devi nemmeno chiedere. Totti è un giocatore che mancherebbe a qualsiasi squadra al mondo, è stato un campione unico e non lo dico perché è un mio carissimo amico".

Come giudichi il lavoro del tuo ex compagno Di Francesco sulla panchina della Roma?
"Sta facendo un ottimo lavoro. Dal Sassuolo alla Roma ha fatto un grande salto in alto, ha dimostrato di meritarselo".