Boniek: "Il mercato della Roma è stato un fallimento. Montali? Non se ne capisce il ruolo"

11.09.2010 12:35 di  Greta Faccani   vedi letture
Fonte: lasignoraingiallorosso.it
Boniek: "Il mercato della Roma è stato un fallimento. Montali? Non se ne capisce il ruolo"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Nella serata di ieri Zibì Boniek è stato ospite della trasmissione La Signora in Giallorosso e ha rilasciato dichiarazioni su alcuni dei temi caldi di questa stagione. Partendo dal mercato, ritenuto di basso livello dall'ex giocatore della Roma: “Il mercato in uscita della Roma è stato un fallimento, quello in entrata peggio. Io sono realista e dico quello che Ranieri avrebbe voglia di dire e non può dire. La Roma ha preso Adriano che non servirà mai, al limite poteva essere comprato da ultimo per questioni di marketing. E’ una scommessa che al 99% si perderà. Dopo un mese di preparazione, la sua condizione è peggiore rispetto a quando è arrivato a Roma“. E non si condivide pienamente nemmeno il discorso del difensore argentino preso dall'Inter: “Burdisso non vale 8 milioni: con quella cifra si comprano quattro giocatori migliori. L’argentino ne vale tre, non di più, il suo prezzo è fuori mercato”.

Baptista a Roma farà le vacanze, Simplicio è la riserva di De Rossi, Pizarro e Brighi e non serve a questa rosa. - prosegue -  L’unico colpo vero la Roma l’ha fatto l’ultimo giorno di mercato con Borriello, ma l’acquisto costringerà Ranieri a cambiare schema, con tutti i rischi che ne conseguono. Mi domando: perchè la Roma ha comprato Cicinho? Probabilmetne perchè Cassetti e Rosi non davano garanzie. Con i soldi di Cicinho, Doni e Baptista potevano arrivare Milito e Pazzini

A destabilizzare il momento attuale c'è anche il discorso della dirigenza e qui Boniek non si risparmia: “Nella dirigenza c’è confusione, tutti si prendono i meriti per l’acquisto di Adriano, Montali non si capisce che ruolo abbia. Mi chiedo chi sia il punto di riferimento di Ranieri all’interno della società. Lo stesso Montali? Non credo che lui possa parlare di calcio, magari di pallavolo. Poi per altri aspetti è un dirigente capace, ma per quanto riguarda gli aspetti tecnici non può di certo rappresentare il punto di riferimento di Ranieri. Lo scorso anno avrei potuto accettare la carica di dirigente della Roma, non sono voluto finire in quel calderone”.