Andreazzoli: "Riscaldamento sotto la curva? La Sud non tradisce"

16.02.2013 23:15 di  Alfredo Garofalo  Twitter:    vedi letture
Andreazzoli: "Riscaldamento sotto la curva? La Sud non tradisce"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Aurelio Andreazzoli a Sky Sport

“Cosa è successo fra primo e secondo tempo? Noi siamo stati in questi giorni vicino ai calciatori per rasserenarli. Sappiamo che fino ad oggi non abbiamo fatto il massimo e abbiamo scelto di fare il riscaldamento sotto la curva per acquisire sicurezza. Avevamo timore ma la curva è stata eccezionale e ci ha permesso di liberarci di alcuni fantasmi. Soddisfazione professionale? Ho avuto la possibilità di allenare la Roma e stasera abbiamo battuto la squadra che io stimo di più. Stimo il suo allenatore e il carattere che trasmette. Aver battuto questa squadra è veramente una soddisfazione. Come è nata l’idea di riscaldarci sotto la curva? E’ già successo in passato e parlando con i miei collaboratori, Zago in particolare, abbiamo avuto questa idea anche se sapevamo di poter rischiare. Ma è stato un rischio che abbiamo voluto correre perché sapevamo che la nostra curva non tradisce. Abbiamo battuto la Juventus con sicurezza e sfrontatezza combattendoli sul loro piano, l’atletismo e la vigoria fisica. Oggi ci abbiamo messo anima e cuore e fortunatamente siamo stati premiati. La frase “siamo la Roma” urlata negli spogliatoi prima della gara? E’ una cosa importante per noi e per la società. La nostra dirigenza è impressionante anche per calore e vicinanza. Lamela? Tra primo e secondo tempo la sua posizione non è cambiata. Siamo stati un po’ sporchi in alcune situazione. Il destro di Totti? Lui spesso le fa queste cose. L’ho visto partire da un centinaio di gol ora ha superato quota duecento. Il modulo? La mia idea di gioco dipende dalla partita. Oggi Lamela e Totti dovevano infastidire Pirlo. Dedicare un uomo a Pirlo non ha senso perché tanto lui riesce sempre a spuntarla”.

Aurelio Andreazzoli a Rai Sport

“La gara? Mi sono divertito. Abbiamo fatto un passo in avanti notevole. Credo che abbiamo prodotto qualcosa anche domenica scorsa, anche se in maniera meno risoluta e autoritaria. Totti? Noi non avevamo bisogno di abbracciarci per lanciare messaggi, siamo sempre stati uniti. Le polemiche nascono perché sono incontrollate, qualcuno dice qualcosa e altri lo riprendono. Chiaramente abbiamo discusso come è normale fare all’interno di una riunione, ma lo abbiamo fatto in toni amichevoli. Abbiamo visto Osvaldo che ha abbracciato Totti e viceversa, non c’erano estremi per polemiche. Zero gol subitI? Strano (ride, ndr). Ricordo che domenica scorsa dopo un’ora avevamo preso un tiro in porta e due reti subite su palla inattiva, è stata una giornata nella quale gli episodi ti portano dove non ti dovrebbero portare. Stasera eravamo molto più precisi, idee più chiare, abbiamo parlato molto. La Juventus è un modello seguire, abbiamo fatto ciò contro di loro. Nel primo tempo la Juventus ha preso un po’ il sopravvento, ma siamo stati compatti. Già nel primo tempo abbiamo avuto situazioni pericolose, dove abbiamo sbagliato passaggi che hanno rovinato alcune delle situazioni. C’erano progetti di esecuzione, ma non siamo stati precisi”.

Aurelio Andreazzoli in conferenza stampa

"Per fare risultato con la Juventus dovevamo giocare così. E' venuto fuori un risultato positivo, ci dà grande soddisfazione perché è nata dal riscaldamento sotto la Sud. Eravamo certi che lo stadio avrebbe risposto bene, come è sempre successo. Il risultato incide sempre, la mia analisi sulla partita con la Sampdoria è stata un po' diversa anche se l'altra volta abbiamo giocato bene. Meritavamo di vincere anche a Genova. L'equilibrio non ci è mai mancato, stasera siamo stati molto bravi a gestire la situazione. Beffa nel finale? Non ce la saremmo meritata e così è stato. Dobbiamo continuare su questa strada, complicata per carità, non arriveremo da nessuna parte. Sono fiducioso, stasera dobbiamo festeggiare, come abbiamo fatto con il pubblico, perché l'avversario è di degno rispetto e quindi siamo contenti, ma su questo dobbiamo costruire. Dove abbiamo vinto la partita? Sull'equilibrio difensivo, lì siamo stati bravi. Riuscire ad essere equilibrati anche in fase di possesso non è facile, abbiamo costruito la nostra vittoria così. Può essere sembrata una prestazione sottotono della Juventus, ma noi li abbiamo limitati parecchio. In settimana abbiamo fatto tanto lavoro, un bel lavoro, i ragazzi hanno risposto bene. Siamo andati sotto la curva per vedere se il percorso potevamo farlo insieme, con il loro sostegno e ce l'hanno dato. Non avevo dubbi. Con loro e noi sarà difficile battere la Roma. La difesa a 3? Io non sono legato ai moduli, li ho provati quasi tutti, li conosco, li adatto. E' chiaro che un'identità la devi avere, da Genova ad oggi abbiamo cambiato qualcosa. In certi momenti della gara era un 3-2-5, quindi non siamo ancorati a niente".

Aurelio Andreazzoli a Mediaset

“I risultati non venivano, c’era un clima di amarezza che solo un match come questo poteva cancellare. Ora possiamo costruire il futuro con più tranquillità. Abbiamo lavorato molto anche se con due settimane affrettate. Siamo indietro rispetto al calcio che chiedo ma lavorando si possono raggiungere risultati. I ragazzi si sono applicati molto, abbiamo strappato il risultato con il cuore. Abbiamo molto da fare, ma i ragazzi mi seguono, da martedì potremo costruire molto. La curva? Era una scommessa andare sotto. Mi sento di vincerla questa scommessa, tutta la squadra voleva guardare in faccia i tifosi perché avevamo bisogno di loro. Abbiamo trovato i nostri equilibri e non ci siamo fatti trovare impreparati nelle ripartenze dell’avversaria”.

Andreazzoli a Roma Channel

"L'emozione? E' stato tutto bello. Ho vissuto tante volte vittorie così con la Roma. La società lavora bene, forse qualcuno non se ne rende conto, avere una responsabilità così è importante. Io sono maniacale e sono esigente con tutti e ho paura a caricarmi troppo di questa responsabilità. Stasera siamo contenti, abbiamo fatto la partita che volevamo e lo abbiamo fatto in simbiosi con il nostro pubblico straordinario. Abbiamo rischiato all'inizio perché volevamo metterci la faccia e siamo andati sotto la curva. Non avevamo dato i risultati che volevano e dovevamo affrontarli perché abbiamo bisogno di loro. Il romano vuole l'impegno perché questo è il cuore dei romanisti. Purtroppo non ho assistito allo spettacolo perché vorrò godermelo in futuro. Questa idea del riscaldamento me l'ha data un tifoso della Roma, un tifoso della curva. La partita? Ho chiesto più volte di lasciar perdere la partenza di palla dell'avversario perché non volevo si sprecassero energie. Il primo tempo siamo stati equilibrati però abbiamo sbagliato le uscite, nel secondo no. Pjanic e De Rossi erano un po' timorosi nel primo tempo mentre nella ripresa abbiamo preso i rimbalzi. Abbiamo sbagliato anche dei passaggi facili e non abbiamo attaccato la profondità nella prima parte. Osvaldo è stato bravissimo, come gli esterni. Quando hai due sugli esterni che vogliono battere l'avversario poi i risultati escono sempre fuori. Totti? Cosa posso dire, è un mio amico, è un ragazzo d'oro, lo stimo moltissimo. In questi otto anni mi ha fatto festeggiare tanto non posso aggiungere altro. I complimenti gli vanno fatto, li merita. Non approfitta mai della sua posizione, anzi, a volte mi fa arrabbiare, è un ragazzo così. Comincia a esser vecchio ed è un peccato per il calcio".