Andreazzoli: "Le squadre si sono annullate a vicenda. Decisa da una casualità"

26.05.2013 20:50 di  Simone Francioli   vedi letture
Andreazzoli: "Le squadre si sono annullate a vicenda. Decisa da una casualità"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Aurelio Andreazzoli a Rai Sport

“Se rifarei tutto? Sì, tutto, senza alcun dubbio. I ragazzi hanno profuso ogni energia, cercando di fare tutto ciò che potevano fare, come la Lazio. Partita combattutissima, non bellissima, decisa da una casualità o da un episodio particolare, come succede in questi casi. Non è stata pericolosa la Roma così come la Lazio, è stata una battaglia ben interpretata da ambo le squadre. Ci siamo annullati a vicenda, ne è venuta fuori una partita che tecnicamente non è piaciuta, ma sì sotto l’aspetto dell’agonismo. Futuro? Non ho alcun pensiero rispetto a questo, mi dispiace per voi. Avremo tempo per parlarne, io ho deciso da tempo. Il mio futuro è solo smaltire l’amarezza. L’avventura con la Roma? Per quanto mi riguarda è stata senz’altro una bella avventura. Eravamo alla ricerca di una ciliegina che non abbiamo trovato. Squadra da rifondare? Penso di sì, tutte le squadre sono migliorabili, sia sotto l'aspetto tecnico che caratteriale. La Roma sarà soggetta a cambiamenti, come nella logica delle cose”.

Andreazzoli in conferenza stampa

"La valutazione di questa gara è amara naturalmente, avevamo altre aspettative e altre speranze. Sotto l'aspetto tecnico il primo tempo è stato deludente ma nel complesso, perché le squadre si sono date battaglia e hanno fatto un primo tempo con ardore e poca lucidità, producendo poco.  C'era molta voglia di battagliare e questo lo si è visto. Come spesso succede, nel secondo tempo, quando sembrava che noi riuscissimo a condurre la gara, la Lazio è stata premiata in un episodio che come spesso succede risulta decisivo. Il campo ha detto questo, bisogna accettarlo con rammarico e amarezza. La partita è stata bruttina, a me non è piaciuta. Abbiamo fatto pochino di quel che abbiam preparato, ma anche la Lazio ha fatto poco. Nel primo tempo mi sono sembrati più fini loro in quello che volevano ricercare, nel secondo tempo abbiamo fatto 20 minuti buoni e non siamo stati premiati, nel momento in cui pensavamo di poter dare una direzione di un certo tipo a una gara. Il campo va accettato, con amarezza ma va accettato. Osvaldo-Destro? Ho fatto una scelta che rifarei senza alcun dubbio. Pjanic? Non lo scopriamo ora, sapete la mia opinione. Il ragazzo non sta bene, lo abbiamo messo in campo nelle ultime gare, abbiamo provato ma è stato costretto ad uscirne non per scelta ma per necessità. La caviglia non sta bene, ha una condizione precaria. Lo apprezzo in maniera esagerata, se non sta bene in una partita come questa non puoi permetterti di rischiare. Cerchi di andare sul sicuro. La qualità di Pjanic è importante. Cosa soffre la Roma della Lazio? Ho giocato due derby. Nel primo non abbiamo sofferto affatto, l'ho rivista in sede di preparazione. Abbiamo fatto un approccio meraviglioso, se ricordate il primo quarto d'ora abbiamo fatto un bel quarto d'ora fino al gol di Hernanes; il secondo tempo lo abbiamo fatto tutto noi anche espulsione a parte e meritavamo di vincere. Oggi è stata una partita pari, non mi è piaciuta sotto l'aspetto tecnico ma mi è piaciuto molto come abbiano profuso ogni energia in campo. I giocatori hanno dato tutto. Apporto adeguato dalla panchina? Quando perdi una partita come questa si può dire di tutto. Rifarei le stesse cose senza nessun dubbio. Durante la gara abbiamo cercato di apportare modifiche, ci siamo riusciti parzialmente e siamo stati condizionati da due ammonizioni prese nello stesso settore di campo. Al di là di questo abbiamo tentato di migliorare la situazione e ci siamo riusciti parzialmente. Nel momento in cui la Lazio è andata in vantaggio abbiamo perso una fisionomia che avevamo dimostrato e che ci aveva fatto mettere le mani sulla gara. Se la squadra non ha risposto alle indicazioni? Ho appena risposto, nel primo tempo non abbiamo fatto niente di quel che volevamo fare e che avevamo preparato e si è visto. Avevamo preparato l'aspetto agonistico e si è visto, la squadra ha battagliato come ha fatto la Lazio. Nel secondo tempo abbiamo trovato qualche passaggio interessante, che ci ha permesso di andare in una direzione logica che avevamo in testa. Siamo mancati nella fase conclusiva e nell'ultimo passaggio. La Lazio non ha fatto la gara come non l'abbiamo fatta noi, è stata una squadra maschia e veloce e ti toglieva la possibilità di ragionare. Ne è uscita una partita fatta sui rimbalzi e non sulle trame di gioco. Nel primo tempo non c'è stato gioco, neanche da parte della Lazio. Ho visto lanci lunghi da parte della squadra. Sul gol è stata una casualità, Lulic era marcato e il portiere ha fatto una deviazione e in caduta l'ha messa dentro. Per quanto riguarda Burdisso dipende da Klose, non era un battitore libero, erano due centrali che dovevano dividersi il lavoro. Squadra senz'anima? Al di là della partita può essere che qualche volta sia mancata, e lo dicono anche i risultati. E' mancata nella partita col Pescara, non l'ho vista mancare altre volte, abbiamo fatto buoni risultati nel nostro stadio e fuori. E' una componente che va migliorata, sicuramente. Nella costruzione e crescita di una squadra non c'è solo quella ma anche diverse altre. Nel raggiungimento di una costruzione leale di squadra ci sono diversi elementi che vanno considerati. Io su una panchina? Mi è stata fatta tante volte, credo che non sia un problema da discutere stasera. Siamo nella condizione di avere delle ferite sanguinanti da dover curare e penso che non basteranno i fatidici sette giorni per farla guarire".

Andreazzoli a Roma Channel

"Squadra bloccata mentalmente? Sono d'accordo. Alla fine del primo tempo ho detto alla squadra che era ora di cominciare a giocare. Non potevo chiedere niente di più sotto l'aspetto della partecipazione, dell'agonismo e del furore. C'era troppo furore e troppo agonismo e poche idee, di quello che avevamo preparato non siamo riusciti a far nulla. Abbiamo combattuto e questo è un aspetto che mi lasciava ben sperare. Inizio secondo tempo abbiamo fatto meglio, non bene, ma decisamente meglio, quando siamo riusciti a trovare quelle linee di passaggio abbiamo preso in mano la gara per una ventina di minuti. Potevamo comandare noi la gara e il gol ci ha penalizzato. Succede questo, un episodio trascina nel baratro una squadra e dà vigore all'altra. Di solito non entro in campo nel riscaldamento, mi son voluto prendere una decina di minuti per guardare la Monte Mario e la Curva Sud, è un'immagine che porterò con me per tutta la vita, una cosa bellissima. Immaginavo un finale diverso e un finale con loro, non dentro lo spogliatoio. Ma così è andata, sapevamo che lo sport è così, bisogna accettare il risultato del campo, è amaro però va accettato. Sono ferite che dovremo leccare a lungo. Piangevano tutti dentro lo spogliatoio. Non ho detto niente. Posso solo essere riconoscente con i giocatori per quello che mi hanno dato, ho spesso elogiato i giocatori. Siamo mancati nelle aspettative, ma è certo, e li ringrazio, che ho avuto a che fare con uomini dei quali ho apprezzato comportamenti e sentimenti e questa per me è una bella cosa. Resta l'amarezza di una ciliegina che speravamo fosse dolce e invece è amara. Col direttore ci prenderemo qualche giorno e valuteremo, ci adegueremo alle decisioni della società".