A. De Rossi: "Sensazioni stupende. Voglio proseguire il mio lavoro alla Roma"

13.06.2011 14:56 di  Gabriele Chiocchio   vedi letture
Fonte: Teleradiostereo
A. De Rossi: "Sensazioni stupende. Voglio proseguire il mio lavoro alla Roma"
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Il tecnico della Roma primavera Campione d'Italia, Alberto De Rossi, è intervenuto ai microfoni di TeleRadioStereo: "Stiamo provando sensazioni stupende, i ragazzi si sono meritati il titolo di campioni d'Italia. Il lavoro già ci stava premiando, vincere la finale è stata la ciliegina sulla torta. Siamo partiti tra lo scetticismo dei soliti noti che non perdono occasione per criticare. Le stesse critiche che hanno sortito l'effetto di essere uno stimolo per ragazzi giovanissimi, ma seri e volenterosi. E' stata un'alternanza di emozioni la stagione appena conclusa: negative perché molte polemiche sono state semplicemente vergognose, a causa di certi organi di stampa, di informazione, che hanno mosso critiche strumentali e ingiustificate. Non ho parlato molto negli ultimi giorni con mio figlio Daniele, ci incontreremo tra poco per parlare anche del futuro. Ho letto le sue dichiarazioni dopo l'incontro con Sabatini e Luis Enrique. Anch'io ho una grande determinazione nel proseguire il mio lavoro nella Roma, ma sempre a livello giovanile. E a breve mi incontrerò con la nuova dirigenza. Ho letto le dichiarazioni di Sabatini riguardo la gestione della Primavera e degli Allievi. Parleremo anche di questo. La sensazione che provo è la curiosità di conoscere il nuovo progetto. Il segreto del successo dei miei ragazzi è riscontrabile nel gruppo che si è creato. Che comprende anche lo staff tecnico. Il nostro è un lavoro atipico, si agisce in una struttura, quella del settore giovanile, si lavora in uno staff, che ha varie funzioni e non solo quella di mandare in campo i giovani più pronti. In organico abbiamo anche ragazzi del 1994, il gruppo è stato bravo a cementare il rapporto, per esempio fra quelli che sono saliti di categoria e i ragazzi del 1991, che sono definitivamente maturati. C'è stata una crescita collettiva, poi evidenziata ad esempio dalla crescita di Montini, di Viviani, di Antei. Montini ha grandi margini di miglioramento. E' stato sfortunato, puntavamo molto su di lui, che ha tutti i gesti tecnici dell'attaccante, del finalizzatore. Per tutta la stagione Montini ci è mancato tantissimo, a causa dei molti guai fisici. Ma, e in questo caso siamo stati fortunati, lo abbiamo ritrovato nel momento decisivo.

Attualmente di ragazzi della mia Primavera pronti per il salto in prima squadra ce ne sono sette otto. In prospettiva sono molti di più. Poi sta a loro metterci il quid in più per il salto di categoria. Sette, otto, sono pronti. Gli altri faranno sicuramente il salto di qualità nella prossima stagione. Fra i calciatori delle altre squadre più pronti mi viene in mente Lazaar, un esterno che non fa solo la fase offensiva, ma copre settanta metri di campo. Ottimo giocatore del Varese è anche Wagner. Poi mi sembra pronto Polenta, difensore uruguaiano del Genoa, e il fiorentino Carraro. Non ho un allenatore modello cui mi ispiro, però mi piace ricordare la pacatezza di Liedholm. Ho avuto modo di stare con lui in un ritiro quando ero calciatore, e la sua pacatezza non la dimenticherò mai. L'allenatore deve far risaltare la serenità, la pacatezza. Non si può chiedere ai propri calciatori di evitare gesti isterici se poi in panchina non si dà il buon esempio. Le polemiche e le critiche ingiustificate non sono arrivate solo dopo la finale di Coppa Italia persa con la Fiorentina per mera sfortuna. Tengo a precisare che sono state polemiche e critiche strumentali di pochi, di un cinque per cento della comunicazione. Ma comunque sono critiche e polemiche cattive e ingiustificate che fanno male. Si tende a fare della confuzione che non serve a nessuno. Ora giocheremo la Supercoppa, proprio con la Fiorentina. La finale dell'Olimpico persa coi viola non l'abbiamo mai digerita. So che i dirigenti federali a margine della finale si stavano organizzando. Avremo modo di rifarci"