Primavera, Guidi: "C'è gioia per aver passato il turno contro un avversario di livello. Questi 120' potrebbero pesare in campionato, ma non voglio alibi"

10.01.2023 16:02 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Primavera, Guidi: "C'è gioia per aver passato il turno contro un avversario di livello. Questi 120' potrebbero pesare in campionato, ma non voglio alibi"
© foto di Luciano Sacchini

Federico Guidi, tecnico della Primavera, ha commentato ai canali ufficiali del club il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Lecce:

La Roma passa ai rigori, ma la sensazione è che si sia qualificata la squadra che ha giocato per vincere.
"Sì, assolutamente. Per quello che i ragazzi hanno espresso sul campo, penso che abbiano meritato il passaggio del turno, perché abbiamo creato. Siamo stati anche sfortunati, perché abbiamo colpito due pali e una traversa. Avremmo meritato di vincere al 90' contro un Lecce molto solido, che concede poco, che gioca sui palloni sporchi, e ha avuto l'unica occasione al 118' sull'unica nostra sbavatura. Però oggi la squadra voleva essere sul campo, dopo lo schiaffo preso a Firenze: quel gol all'ultimo secondo ci aveva fatto male. Ero convinto che la squadra avrebbe fatto la prestazione, al di là del risultato. Sicuramente, non ci saremmo portati dentro lo spogliatoio nessun tipo di rimpianto. Così è stato e c'è anche la gioia di avere passato il turno contro un avversario di livello".

Questa prestazione sottolinea una crescita.
"Siamo stati bene sul campo. Oggi, c'erano le giuste distanze, c'era grande attenzione nelle ri-aggressioni, nelle preventive. Sapevamo che il Lecce, su ogni pallone sporco, avrebbe innescato la profondità, non palleggiando mai. Se fossimo stati in campo in maniera sbagliata, magari avremmo concesso troppo spazio da attaccare. Invece oggi abbiamo dominato il campo, abbiamo dominato il gioco. E anche per le occasioni create, abbiamo meritato il passaggio del turno".

Siete rimasti raccolti a lungo prima dei rigori: ci può rivelare cosa ha detto ai ragazzi?
"Sì, ho detto che ero orgoglioso di loro e che non volevo che pensassero che la partita fosse finita lì. C'erano ancora da tirare i rigori, che sono un aspetto determinante dal punto di vista mentale. Ho detto ai ragazzi di andare con decisione, senza avere paura di sbagliare. Qualsiasi decisione avessero preso nel calciare, sarebbero dovuti andare sul dischetto con convinzione, come hanno fatto. Poi l'errore ci può stare. Sono stati bravi i due portieri, che hanno parato i rigori. I ragazzi mi sono piaciuti sotto tutti i punti di vista. Oggi meritano i complimenti".

Potrebbero pesare questi 120 minuti per la partita di campionato?
"Chiaramente sì. Soprattutto per i calciatori che hanno giocato sia a Firenze, sia oggi. L'unico dispiacere è non avere tutta la rosa a disposizione, perché siamo stati colpiti da un virus che ha debilitato tanti calciatori. Però ora dobbiamo pensare a recuperare, perché sabato (alle ore 11:00 al Tre Fontane contro il Sassuolo, ndr) c'è un'altra sfida estremamente difficile contro un altro avversario molto ostico, allenato molto bene. Servirà quindi la miglior Roma. Nessun tipo di alibi: ora scarichiamo, recuperiamo al massimo e ci prepareremo per un'altra sfida difficile".