A. De Rossi: "La Roma ha dato qualcosa in più. Con Luis Enrique possiamo imparare tante cose. Futuro? Penso che qualcuno presto mi chiamerà"
Alberto De Rossi a Sportitalia
“E’ una sensazione bellissima, ci voleva proprio. Abbiamo battuto una grandissima squadra che aveva fatto anche i supplementari e a cui mancavano giocatori ma hanno tenuto benissimo il campo. Abbiamo commesso un errore sul secondo gol quando avevamo la partita in mano. Loro non mi hanno sorpreso, sono una squadra ben allenata, equilibrata con grandissima personalità. Ma oggi la Roma ha dato qualcosa in più, memore di quello che è successo in Coppa Italia. I ragazzi meritavano qualcosa ed è venuto nella manifestazione più bella anche se davanti a 25000 spettatori poteva essere una cosa molto bella. Oggi non ci hanno lasciato soli questi ragazzi e ci hanno incitato dall’inizio alla fine, cosa inconsueta. Siamo contenti soprattutto per la vittoria. La nuova proprietà? Facciamo un distinguo, siamo molto contenti di aver vinto, avevamo perso diverse finali, ogni tanto bisogna vincere altrimenti i ragazzi ci rimangono male, ma l’obiettivo è un altro e parecchie volte l’abbiamo centrato, quello di portare i giocatori in prima squadra. Vedendo il curriculum del mister (Luis Enrique, ndr) penso che potremo imparare tante cose”.
De Rossi in conferenza stampa
Partita altelenante, emozionante. Il pari l'abbiamo acciuffato all'ultimo secondo. Avevamo di fronte un grandissimo avversario, come già sapevamo. Abbiamo tenuto viva la partita. Oggi abbiamo fatto quel qualcosa in più che era mancato nelle altre gare, abbiamo anche saputo soffrire. A volte la corsa e la fisicità vengono meno. Con il Milan abbiamo fatto per esempio 60' strepitosi poi siamo calati con il ritorno degli avversari. Oggi abbiamo anche saputo soffrire.
I ragazzi sono stati bravi. Staff di primo ordine. Su tutti Toti.
Montini? Molto contento per lui, annata tribolatissima. Per fortuna l'abbiamo ritrovato in queste tre partite. La vittoria è una ciliegina sulla torta.
Futuro? Penso che presto qualcuno mi chiamerà. Questa vittoria sercirà anche a zittire una piccolissima parte della stampa, circa un 10%, che faceva girare strane voci.
Sarebbe ora di istituire la seconda squadra per le società, ma vedo che c'è molta difficoltà nel far partire il progetto. Abbassare il limite d'età per la Primvera è un rischio, dal momento che il salto nel calcio professionistico sarebbe poi enorme. Noi siamo sempre stati abituti a lavorare due anni sotto età, i due '91 che abbiamo in squadra, Florenzi e Mladen, sarebbero dovuti partire nelle sessioni di mercato ma alla fine per circostanze diverse sono rimasti con noi.