Una Roma camaleontica sbanca Torino. Bradley fondamentale, la perla di Lamela regala i tre punti ai giallorossi
Andreazzoli cambia ancora: dal 4-3-1-2 del derby ecco il 4-1-4-1 contro il Torino. Questa volta la scelta paga e la Roma incassa tre punti importantissimi per l’Europa League e per il morale, superando in classifica proprio l’Inter contro cui i giallorossi mercoledì si giocheranno l’accesso alla finale di Coppa Italia. I capitolini sono stati pratici, cinici e anche fortunati. Tutte qualità, queste, che contraddistinguono le grandi squadra e che, troppo spesso, sono mancate quest’anno. Con il sistema di gioco messo in campo dal tecnico toscano, la Roma ha bloccato le fasce con due uomini sulla destra, Lamela e Piris, e due sulla sinistra, Dodò e Balzaretti. Andreazzoli ha dichiarato di aver voluto sgravare il brasiliano dai compiti difensivi, con Cerci che ha messo in seria difficoltà Balzaretti. L’ex rosanero ha offerto l’assist vincente per il gol di Osvaldo ma ha anche rimediato una doppia ammonizione che gli ha spalancato anzitempo le porte degli spogliatoi. Dodò si è invece fatto notare per un’incursione sulla sinistra, nel primo tempo, con pallone telecomandato verso Lamela, che ha mancato il colpo vincente.
Fondamentale è stato invece l’apporto di Bradley. L’americano è stato schierato nel suo ruolo naturale, davanti alla difesa, murando qualsiasi avversario gli capitasse attorno. Lodevole la gara di Erik Lamela: sarebbe facile ma riduttivo parlare solo della perla che l’argentino ha collezionato nella ripresa. L’ex River ha occupato con autorità la fascia destra, dando un contributo importante, seppur poco visibile, anche in fase difensiva. Buona anche la prova di Osvaldo: era il giocatore forse più atteso e l’italoargentino ha risposto con un gol di pregevole fattura, dando potenza e consistenza ad un cross molle difficile da insaccare. Ora i giallorossi potranno preparare con serenità la sfida fondamentale di mercoledì. Una sfida che vale una stagione, che può far ripiombare la Roma nell’anonimato o darle la possibilità di vincere un trofeo contro la Lazio, a Roma, allo stadio Olimpico.