Una manita per la Champions, Marquinho si sta guadagnando la conferma
Una ‘manita’ per la Champions. La Roma di Luis Enrique travolge il Novara e mantiene intatto il sogno terzo posto. Complice una giornata in cui tutte le rivali si fermano al palo. Lazio, ora a -4, Udinese e Napoli, vicinissime, a un solo punto
L’ora di pranzo così non è indigesta ai giallorossi, nonostante l’inatteso vantaggio di Caracciolo, quasi uno scherzo del primo aprile. La Roma recupera e dilaga, pur mostrando i limiti di una difesa privata di troppi elementi e sempre in affanno contro gli attaccanti di Tesser.
De Rossi è acciaccato, non è un centrale di ruolo e si vede, Kjaer non sbanda, ma evidenzia le solite incertezze, per fortuna davanti segnano un po’ tutti, dal sorprendente e bravo Marquinho, che si sta guadagnando la conferma, a Osvaldo, giunto in doppia cifra in campionato, e poi Bojan, che ritrova un posto da titolare e una bella dedica all’amico Abidal, Lamela, che non segnava in pratica dal suo esordio con il Palermo, e infine Simplicio, chiamato a sostituire Pjanic, ultimo pesante forfait di giornata, ma protagonista di un incredibile cucchiaio alla Totti
Il capitano è l’unico a non segnare, ma si carica ugualmente sulle spalle la squadra. Nonostante una condizione non ottimale, stringe i denti e spera di trascinare ancora questa Roma verso l’Europa che conta.
Il pokerissimo dell’Olimpico un po’ nasconde le crepe di un gioco che stenta a decollare definitivamente, complici gli esterni ancora troppo incerti. Ma tant’è, questa Roma di Luis Enrique, con tante assenze, colleziona la terza vittoria nelle ultime quattro partite e crede nella rimonta. Ci crede De Rossi, costretto agli straordinari in difesa, ci crede soprattutto il tecnico asturiano, che finalmente guarda e parla della classifica, anche lui non può più tirarsi indietro.
Il calendario è positivo, dalla prossima trasferta, possibile, di Lecce, agli scontri diretti con Udinese e Napoli, da giocarsi di fronte al pubblico di casa. Quella Roma che dopo il secondo derby perso sembrava morta, è più viva che mai.