Occhio al calendario
José Mourinho ripete da tempo che la Roma non ha la rosa per affrontare al meglio tre partite alla settimana. Vero o no, i giallorossi dovranno provare a farlo perché, da una parte, c’è l’Europa League che non aspetta più nessuno (e giovedì la gara contro il Salisburgo sarà da dentro o fuori) e, dall’altra, c’è un campionato che sta per accelerare improvvisamente.
CALENDARIO – I capitolini potranno, infatti, beneficiare di un calendario più agevole solo fino al prossimo turno, quindi fino alla gara contro la Cremonese del 28 febbraio, dopodiché inizierà un filotto estremamente impegnativo: in ordine, la squadra di Mourinho si scontrerà poi con Juventus, Sassuolo e Lazio, per poi usufruire di tre turni relativamente tranquilli contro Samp, Torino e Udinese. Infine, il tutto per tutto contro Atalanta, Milan, Monza e Inter. Un tritacarne da cui sarà fondamentale uscire in condizioni decenti prima dello sprint finale (Bologna, Salernitana, Fiorentina e Spezia).
PANCHINA - Per farlo, lo Special One sarà costretto ad attingere a una panchina che non è lunga come lui vorrebbe. Da Bove a Camara, da Solbakken a Wijnaldum (come previsto, ci vorrà un bel po’ prima di rivederlo in condizione), passando per Volpato, Spinazzola e Tahirovic. Al di là di eventuali rotazioni anche in difesa, saranno questi gli uomini che reciteranno un ruolo fondamentale nella corsa alla Champions mentre El Shaarawy, lavorando in silenzio, è riuscito a conquistare un posto da titolare, potendo contare anche su più slot in cui inserirsi, tra il ruolo dell’esterno e quello del trequartista. È il momento di tenere alta la concentrazione e l’adrenalina, è il momento di José Mourinho, che dovrà tirare fuori il 110% da ogni suo calciatore per trainare la nave nel porto sicuro, e accogliente, della Champions League.