Niente drammi ma ancora non ci siamo. C'è tanto da lavorare, anche sul mercato
Corsa, rapidità, pressing, fraseggi rapidi e tecnica. Tutto ciò che dovrebbe/dovrà fare la Roma, ieri sera lo ha fatto il Valencia, che ha surclassato i giallorossi nell’ultimo test prima dell’esordio in Europa League, fissato per il 18 di agosto. Niente di drammatico, intendiamoci, ma ancora c’è tanto da lavorare. Tantissimo. Gli spagnoli erano fisicamente già pronti, hanno pressato per tutta la gara non consentendo alla Roma di respirare, di ragionare, di pensare. Ciò ha indotto parecchi giocatore a sbagliare anche le cose più semplici ma la difesa ancora troppo spesso si lascia sorprendere in contropiede.
Questione di meccanismi da registrare, di movimenti da imparare alla perfezione. Inoltre il Valencia gioca così da tempo mentre i capitolini hanno iniziato appena un mese fa. Luis Enrique nel post gara ha dichiarato che contro squadre di livello bisogna giocare tutti al 100% (probabilmente contro lo Slovan Bratislava basterà anche meno) ma i tifosi aspettano con ansia altri acquisti entro la fine del mese. Archiviata la pratica portiere (buona la prima ieri per Stekelenburg) servono almeno un altro centrale, un centrocampista, un attaccante e, forse, anche un esterno basso destro di difesa. Luis Enrique ultimamente sta alternando Rosi e Cicinho ma nessuno dei due sembra dare garanzie mentre Cassetti viene spesso utilizzato come centrale, vista anche la prolungata assenza di Juan.