Modulo, mentalità, consapevolezza = continuità

04.10.2018 11:51 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Modulo, mentalità, consapevolezza = continuità

Dzeko sorridente al centro del campo, il nuovo pallone della Champions League alzato sulla mano destra come fosse l'elmo del nemico sconfitto, mostrato al pubblico in segno di vittoria. Come al cinema, basta usare la tecnica del flashback per comprendere quanto questa immagina sia significativa del cambiamento avvenuto in una settimana di vittorie. Il nuovo volto della Roma è questo: sorridente, soddisfatto, fiero. Non serve fare la cronistoria del recente periodo negativo, o richiamare il solito mainagiosmo cronico di una squadra che, subito dopo un buon risultato (vedi il 3-1 alla Lazio), incappi spesso in figuracce inaspettate. Tre gol alla Lazio, quattro al Frosinone, cinque al Viktoria Plzen. Una escalation giallorossa il cui comune denominatore è la parola: continuità. Di modulo, di mentalità, di ritrovata consapevolezza dei propri mezzi, di serenità sul terreno di gioco. Non è un caso essere partiti proprio da Edin Dzeko, forse l'unica nota stonata del derby, con il suo essere irrequieto per quel gol che non arrivava da troppo tempo.

L'ultimo tassello di questa nuova Roma 4-2-3-1. Continuità. Una volta trovato l'assetto tattico più equilibrato per la squadra, anche il turnover, ampio, è tornato a dare i propri frutti, consegnando a Di Francesco nuovi giocatori, ideologicamente non pensati per ricoprire un determinato ruolo. Vedi Pellegrini trequartista o Cristante mediano insieme a Nzonzi, o considerati pedina di scambio, utile soltanto per fare plusvalenza, come Santon. Merito alla disponibilità dei calciatori, all'apertura mentale del mister. Sabato a Empoli bisognerà evitare di commettere l'unico errore possibile, passare dalla crisi, alla spavalderia di chi ha già vinto il match, soltanto perché si chiama Roma, sottovalutando l'avversario. Dopo il pokerissimo contro il Viktoria Plzen, i giallorossi sono chiamati al poker di vittorie consecutive. La continuità di risultati fa sì che la squadra sia uscita dal periodo negativo, ma, allo stesso modo, alza immediatamente l'asticella.