Impressioni e sogni di mercato di una Roma di mezz'estate

03.08.2017 17:59 di Luca d'Alessandro Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Impressioni e sogni di mercato di una Roma di mezz'estate

È terminata la prima fase della pre-season della Roma. Dopo un avvio soft, per pochi intimi, a Pinzolo, si è cominciato a far sul serio negli USA: dentro i nazionali, via con le partite di livello (erano pur sempre amichevoli), ma soprattutto, il nuovo tecnico, Di Francesco, ha potuto iniziare a lavorare con i vecchi e i nuovi titolari dei giallorossi. 8 giorni tra le Dolomiti, 15 giorni di allenamenti e partite, tra Detroit e Boston. Neanche un mese di lavoro e per il mister il "bicchiere è mezzo pieno". Il calcio d'estate si sa, è difficile da giudicare; finché in palio non ci sono i tre punti, puoi soltanto intravedere meccanismi, idee di gioco, ma anche i tuoi avversari sono in rodaggio... Più che fare un primo bilancio, si possono trarre delle prime impressioni. Si parte dall'uomo più importante: Di Francesco. Vero e proprio punto interrogativo per come potesse approcciare a una piazza esigente come quella di Roma, un conto è fare il calciatore, un conto il team manager, un conto è guidare il team. Personalità e ricerca della perfezione le qualità migliori mostrate fin qui. "Pensiamo prima alla qualità dell'esercizio, poi a farlo bene e velocemente". Questo pensiero del tecnico di Pescara può riassumere bene il momento attuale della Roma.

Una squadra in pieno rodaggio, sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista di apprendimento di ciò che vuole il mister. Tra gli aspetti positivi di questi primi giorni c'è il fatto di non essere mai usciti sconfitti sul campo, chiudendo al terzo (su otto partecipanti) posto l'International Champions Cup North America. A questo va aggiunta la differenza netta tra chi ha seguito dal primo allenamento in Val Rendena il lavoro tattico del mister e la preparazione atletica e chi no. Se per i nazionali però è stato normale pagare un po' dazio, la nota lieta è stato seguire i progressi di un giocatore, diventato quasi un caso disperato, come Gerson, diventare una valida alternativa in mezzo al campo. Forse il feedback migliore, insieme alla crescita di Bruno Peres, fino a questo momento per il lavoro svolto dal mister. C'è ancora molto da lavorare, soprattutto in difesa. Qui serve un mix tra apprendimento dei nuovi movimenti che chiede Di Francesco al reparto e il lavoro di Monchi, perché un centrale di livello è necessario. Necessario anche rimpiazzare Salah. Già, perché, quando siamo ormai ad agosto, ancora manca il vero colpo di mercato, almeno sulla carta. Defrel al momento occupa per assenza quel tassello, ma non sembra calargli a pennello. Ünder ha fatto vedere di avere le stimmate del campione, ma quanto coraggio avrà Di Francesco per lanciarlo titolare, e quanto tempo servirà al ragazzo per rischiare di non bruciarsi? Impressioni e sogni di mercato di un editoriale di mezz'estate, in attesa che, con l'inizio della stagione e il mercato chiuso, sarà soltanto il campo a parlare coi fatti, coi punti, e non con le parole.