Il solito loop

01.03.2018 18:14 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Il solito loop

«Cadrà con due giorni di ritardo (il 4 a Verona) la candelora romanista. Il banco di prova per capire se "dall'inverno semo fora". Ripartendo da zero, dai gol di Dzeko». Era appena finito il calciomercato, il solito calciomercato in cui la Roma è più incudine che protagonista e l'augurio era un "Ricomincio da Dzeko". Usando la parola continuità, termine desueto nella piazza romana, un tempo veniva travisato con un altro termine che nel calcio viene usato a mo' di tampone, progetto, riprendiamo il discorso. A Verona la Roma ha vinto, così come contro il Benevento, così come contro l'Udinese. "Ma se piove o tira vento, nell'inverno semo dentro". Non sono bastati 9 punti alla squadra di Di Francesco per uscire dal letargo invernale, anzi, proprio quando è stata lì lì per venire a capo di una situazione difficile, la squadra si è portata da Charkiv neve e gelo. Più che ricominciare da Dzeko, verrebbe da usare il titolo del film che prende spunto proprio da questo dal proverbio sopra citato, "Ricomincio da capo" (eccone la trama). Ecco dunque il solito loop temporale riproposto, ormai stucchevole, quasi come fosse una cosa inevitabile. Una sorta di cerchio della vita a tinte giallorosse: esaltazione, convincimento, difficoltà, accuse, delusione, rivoluzione.

Può essere riduttivo, ma la sintesi è questa. Adesso si è a cavallo tra gli stati accuse/delusione con calciatori, allenatore, società sul banco degli imputati. A seconda del proprio pensiero si cerca il capro espiatorio, come se, una volta trovato, le cose miracolosamente si risolvessero. La delusione è dietro l'angolo, ha una data a breve scadenza, 13 marzo (gara di ritorno degli 1/8 di Champions League, Roma-Shakhtar Donetsk) e una a lunga scadenza 20 maggio (38a giornata di Serie A, Sassuolo-Roma), una sorta di Tombolino della stagione giallorossa. È finito il tempo dei vari alibi, sia tecnici che mentali. Non ci sono più le voci di mercato a infastidire Dzeko and co., non può passare ancora (siamo praticamente a marzo) il fatto che Di Francesco e la squadra debbano ancora trovare il giusto feeling, come non è possibile che i calciatori, dei professionisti di un certo spessore, smettano di giocare alla minima difficoltà, gli stessi, poi, che sotto 2-0 a Stamford Bridge hanno rimontato, passando momentaneamente in vantaggio 2-3. I big giocassero da tali, senza accomodarsi troppo in una città accogliente come la Capitale, che non può essere un punto di arrivo, senza aver alzato alcun trofeo. Cambiano gli allenatori, ma negli ultimi anni anche voi lettori assidui di Vocegiallorossa.it vi sarete resi conto di quanti pezzi dal titolo "Confronto tra allenatore-squadra a Trigoria" siano stati scritti. Sabato si affronta il Napoli, ossia la squadra che più di tutte fa pesare il passo indietro, rispetto alla scorsa stagione, fatto dalla Roma. Occorre una prova di carattere, più che tecnico-tattica, contro chi di questi è maestro. Solo così si può cercare di mettere in pausa, finché il campo potrà dare risposte, questo loop giallorosso.