Finalmente finisce l'era Lippi-Cannavaro: liberazione!

26.06.2010 02:59 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Finalmente finisce l'era Lippi-Cannavaro: liberazione!
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il fallimento della spedizione italiana in Sudafrica è stato analizzato in tutte le sue sfaccettature in questi giorni. Le critiche, giustissime, rivolte al Ct sono le più disparate: Lippi doveva portare questo o quel giocatore, squadra bollita, mancanza di gioco. Tutto legittimo. Tutto vero.

Analizziamo un altro aspetto.



La vittoria del 2006, sempre sotto la gestione Lippi, arrivò in uno dei momenti più neri del calcio italiano: circondati da letame (dirigenziale e non) venuto fuori dalle intercettazioni della cosiddetta cupola - a cui tanti, per convenienza, attribuirono un solo capo, Moggi - andammo a prenderci quella Coppa in modo anche un po' fortunoso. Il mondiale tedesco sarà per sempre ricordato per le gesta di "Caannavaaro" (per dirla alla Caressa), delle vincenti direttive di Lippi e del romanista Totti fuori condizione che non diede nulla alla causa azzurra.

Mai vittoria fu più dannosa.

Il male causato da quel calcio di rigore trasformato da Grosso fu di una violenza inaudita. Non si parlava d'altro, il popolo era felice e il milione di persone che scese in piazza ne fu la più netta dimostrazione. Tutti contenti, invincibili. Potere di una coppa. E Calciopoli? Un bel colpo di spugna, qualche punticino di penalizzazione, la Juventus piazzata benevolmente in serie B per un anno e tanti cari saluti.
Loro, Lippi e Cannavaro, hanno rappresentato - da sempre - la parte meno trasparente del nostro calcio. Il viareggino perchè simbolo e allenatore di una Juventus su cui i dubbi del doping erano più che pesanti (a proposito, grazie mister Zeman) e il napoletano perchè colto in flagrante durante una sana seduta di Neoton ai tempi di Parma e comunque anch'esso coinvolto nelle intercettazioni. Apriamo gli occhi: in un qualunque Paese calcistico diverso dal nostro nessuno avrebbe affidato panchina e fascia di capitano della squadra nazionale a due personaggi con un passato così "oscuro".
Questo, i media conniventi, non ce/ve lo hanno mai detto. Ecco perchè, in fondo, Vittek ci vuole davvero bene.