Campo non degno della serie A. Lamela sta diventando un campione, ottimo esordio di Goicoechea
Purtroppo ci risiamo! Questo il pensiero comune dopo l'ennesima partita che sembrava facile e ideale per una ripartenza e 3 punti che in questo periodo sarebbero essenziali per la Roma. Tuttavia non è stato così: le polemiche sono tante ma, se gli errori si ripetono in forma costante, significa che la falla ancora non è stata individuata e che le note positive sono ancora minoritarie.
La carica iniziale che ci permette di andare a segno numerose volte andrebbe mantenuta più a lungo, perché è più una condizione psicologica che determina spesso la rimonta della squadra avversaria, piuttosto che tecnica.
Zdeněk Zeman è un grande allenatore e con lui, si sa, c’è sempre da aspettarsi match pieni di goal e tante emozioni. La squadra lo conosce e sta cercando sempre più concretamente di plasmarsi al suo gioco con dedizione, passione e tanta voglia di trovare la combinazione giusta che permetta la coesione di tutti in un grande gioco d’insieme, perché è così che deve essere.
Ma parliamo un momento della partita di ieri: un primo tempo iniziato più che positivamente, con Lamela che si è fatto subito valere, un Capitano sempre degno di lode e le prospettive migliori per una buona riuscita. Poi però, la rimonta del Parma. Con un pizzico di fortuna, è vero, ma anche con una discreta abilità che ha permesso di ribaltare la situazione e secondo il mio punto di vista è proprio in questi casi che si può cogliere l’occasione giusta per agire con più tenacia, non dando la partita per conclusa ed essendo consci che si può comunque vincere, poiché siamo una grande squadra, che ha dimostrato di esserlo in tutto il corso della sua storia. Francesco Totti ci ha provato: dopo il suo rigore parato ha subito segnato, aprendo uno spiraglio che avrebbe potuto rimettere in gioco la Roma, ma complice un campo quasi impraticabile per la tanta pioggia scesa, che ha impedito passaggi bassi e di precisione, non è stato possibile fare di più. Alcune note positive, nonostante il risultato, ci sono: Lamela sta diventando sempre più preciso e sta acquisendo l’esperienza necessaria per fare sempre meglio e diventare un campione, mentre l’entrata in campo del portiere Goicoechea non ha deluso, anzi, e una grande prontezza che ci ha salvati da un goal sicuro è un ottimo esordio.
A fine gara il tecnico boemo ha ribadito che secondo lui la squadra è ancora in crescita, lui ci crede ed i suoi ragazzi pure; loro stessi affermano che sono pronti a seguire in maniera più assidua di quanto fatto finora, il loro allenatore.
Giustamente non si possono additare solo gli errori ma, avendo una capacità di giudizio più profonda, allora sì che vedremmo anche i miglioramenti di ogni singolo elemento e a quel punto basterebbe impegnarsi a fare un gioco più unito e molti risultati non tarderebbero ad arrivare.
Adesso si deve pensare immediatamente alla prossima sfida, quella di domenica sera contro il Palermo. Palermo che martedì ha tenuto testa al Milan, nonostante quest’anno sia così inaspettatamente in fondo alla classifica. E’ ovvio che si ritorna al discorso principale, ossia quello di non aspettarsi nessuna partita facile e scendere in campo pronti a dare il massimo e a far vedere di che pasta siamo fatti.
Concludo ribadendo che il forte attaccamento alla squadra da parte dei giocatori è una cosa di cui la Roma si può vantare. Per esempio ieri Daniele De Rossi ha collezionato la sua 288esima presenza giallorossa, portandosi così all’ottavo posto di questa classifica “del cuore” che vede anche Francesco Totti in prima posizione a quota 510, numero davvero impressionante ma che non ci stupisce affatto, poiché tutti sappiamo quanto sia grande la nostra passione, la passione per la nostra A.S. Roma. Nota finale sul campo, non degno di una partita di serie A; forse si poteva pensare ad una sospensione.