Roma-Viktoria Plzen 5-0 - Da Zero a Dieci - La cattiveria di Dzeko, il cambiamento di Di Francesco e la meraviglia di Pellegrini

03.10.2018 21:07 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Roma-Viktoria Plzen 5-0 - Da Zero a Dieci - La cattiveria di Dzeko, il cambiamento di Di Francesco e la meraviglia di Pellegrini
Vocegiallorossa.it
© foto di www.imagephotoagency.it

0 – Timori per il giovane Luca Pellegrini. È entrato con la consapevolezza di un veterano in un guscio da 19enne.

1 – Il gol incassato nelle ultime 3 gare. Segnali incoraggianti.

2 – Il secondo gol di Dzeko. Di forza, cattiveria, prepotenza, tutto quello che non avevamo visto in queste settimane.

3 – I punti del CSKA Mosca contro il Real Madrid. Tre di troppo.

4 – Agli atti di bullismo di Fazio nei confronti degli avversari. Il suo strapotere fisico è stato a tratti imbarazzante.

5 – Era lo scorso 11 febbraio quando la Roma segnò 5 gol per l'ultima volta. I giallorossi erano impegnati contro il Benevento e, anche in quell'occasione, era andato a segno Dzeko.

6 – Una sufficienza stiracchiata per Olsen. Non ha dovuto far nulla ma ha fatto correre un brivido a tutti quando ha stoppato male un innocuo retropassaggio.

7 – All'atteggiamento di Cristante, propositivo e volenteroso di far bene anche in un ruolo in cui non può esprimere tutte le sue qualità emerse lo scorso anno.

8 – A Di Francesco che ha saputo cambiare. Deve essergli costato tanto abbandonare il suo 4-3-3 ma ci vuole coraggio anche nel cambiare.

9 – I passaggi chiave tentati da Lorenzo Pellegrini, di cui ben 5 andati a buon fine. Più di tutti in campo. Quando l'abnegazione in fase difensiva si coniuga alla qualità dell'ultimo passaggio assistiamo alla perfezione. Il ritorno del numero 7 giallorosso, Lorenzo Pellegrini, è un acquisto molto importante per questa Roma.

10 – Al gesto di Kluivert che, sul 3-0, invece di tentare l'azione personale ha preferito servire il compagno più libero, Dzeko. Un gesto emblematico del suo corretto atteggiamento, l'atteggiamento di un giovane che, pur volendo giocare di più e mettersi in mostra, ha preferito l'assist alla soluzione personale.