Porto-Roma - Da Zero a Dieci - Il ritorno della difesa a 5, gli errori individuali e l'uomo Champions che ha tradito
0 - Un numero che non compare nella casella dei gol segnati dalle squadre che ospitano la Roma in Champions League da 31 partite. Impensabile, per il momento di questa squadra, pensare che sarebbe comparso questa volta, ma questa è una striscia sempre più inquietantemente lunga.
1 - Dal minuto 1, il numero 1 - Robin Olsen - ha cominciato a perdere tempo. Segno di una partita difensiva, i cui risultati, però, non si sono visti.
2 - Edin Džeko ha due volte il pallone del passaggio del turno e due fallisce. Era lui l'uomo della Champions, che stavolta, però, ha tradito.
3 - Manōlas, Karsdorp, Fiorenzi: sono tre errori individuali a condannare la Roma all'eliminazione.
4 - Dopo l'Arsenal, lo Shakhtar Donetsk e il Real Madrid, il Porto diventa la quarta squadra che elimina la Roma agli ottavi di finale di Champions League. Eliminazioni tutte diverse tra loro, quella di questa stagione meno amara solo di quella coi Gunners.
5 - Si chiama difesa a 3, ma è di fatto una linea a 5 quella che Di Francesco mette in campo per provare a limitare i danni in difesa. Scelta che, oltre a rivelarsi inutile, castra anche il resto della formazione.
6 - Sono sei gli allenatori ingaggiati dalla proprietà americana della Roma. Per ora.
7 - Entra per sostituire un infortunato ed esce a sua volta infortunato Lorenzo Pellegrini, simbolo di una gestione fisica della squadra fortemente negativa.
8 - Ottava sconfitta consecutiva in gare a eliminazione diretta in trasferta in Champions League, escludendo il playoff giocato proprio contro il Porto. L'ultimo successo resta quello del Santiago Bernabeu. Di ormai undici anni fa.
9 - Un'eliminatoria da oltre 210 minuti che si è decisa negli ultimi 9 circa, vale a dire dalla concessione del rigore al Porto alla fine, con in mezzo il mancato penalty fischiato a Schick. Minuti che rimarranno impressi nelle menti di chi li ha vissuti.
10 - I milioni non incassati per il mancato accesso ai quarti di finale di Champions League: soldi che, vista una semestrale più pesante del previsto a livello di costi, avrebbero fatto molto comodo.