Ag. Rosi e Caprari: "Ringrazio la società per la fiducia ad Aleandro. Il Pescara per Gianluca? Potrebbe essere piacevole..."
Davide Lippi, agente di diversi giocatori della Roma tra cui Aleandro Rosi e Gianluca Caprari, è stato intervistato da Sky Sport nel corso del Wyscout Forum, e ha parlato dei suoi assistiti e di Lamela: “Io primo scopritore di Erik Lamela? E’ un ragazzo che ha tutto: qualità, forza fisica, qualsiasi dote che si deve avere per arrivare a determinati livelli. E’ chiaro che è un classe ’92 e che debba ancora migliorare. La prima volta che l’ho visto? Era al Monumental, forse addirittura nel derby. Mi colpì la personalità con cui giocò davanti a ottantamila persone. All’epoca c’era ancora Diego Buonanotte, e lui giocò titolare; gli levò il pallone dalle mani per calciare una punizione e prese l’incrocio dei pali. L’episodio con Osvaldo? Non so cosa è successo, sicuramente è un giocatore che ha grande personalità e chi ha personalità difficilmente davanti alla porta appoggia la palla a un compagno. E’ uno che cerca il gol, non è un trequartista che cerca l’assist. Per quello che è successo son cose che succedono negli spogliatoi. Rosi? Devo dire grazie alla fiducia avuta dalla società e Luis Enrique.
Sabatini ha voluto riscattarlo alle comproprietà e dopo l’anno fatto a Roma ci potevano stare dubbi, anche se non ha giocato male per colpa esclusivamente sua. Non ha avuto fiducia da parte dell’allenatore e non è stato messo nelle condizioni di far bene. Adesso è cambiato tutto, gli hanno dato molta fiducia e fatto stare tranquillo e i risultati si vedono. Sta facendo un grandissimo campionato, ma aspettiamo perché siamo solo a un terzo. La Nazionale? In questo ciclo qui farà fatica, ma sono sicuro che è un giocatore da tener d’occhio per il domani. Un nome per il futuro? In sudamerica c'è qualcosa, ma di quel livello c'erano solo Lamela e Neymar. Caprari? Giocatore importante, domenica è andato in panchina con l'Udinese. Il Pescara? Non mi risulta, potrebbe essere una piazza piacevole perché Zeman ha sempre valorizzato gli attaccanti”.