Vizi e virtù del prossimo avversario della Roma, l'Udinese
I friulani sono partiti a dir poco male quest’anno. Dopo la salvezza sofferta di pochi mesi fa, l’arrivo di Guidolin, un ritorno al futuro, tanti problemi ad assemblare una squadra con alcune novità. Nelle prime quattro partite sono arrivate quattro sconfitte, di cui la più pesante con la Juventus (0-4). Tanti dubbi anche in società se confermare il “vecchio” alfiere in panchina, già autore di ottime stagioni con i bianconeri. Forse un piccolo debito di riconoscenza, uno sforzo di pazienza del presidente Pozzo e come per magia la rinascita. Un paragone spontaneo verrebbe da farlo con il Cagliari di Allegri di un paio d’anni fa. Partenza disastrosa (lì addirittura furono 5 i ko consecutivi) e poi un cambio netto. A cosa attribuire questo nuovo trend? Un motivo apparente è quello tattico. Guidolin ha trovato la “chiave” spostando Alexis Sanchez alle spalle delle due punte, in una posizione di trequartista centrale finora mai ricoperta. Il cileno, ancora con qualche limite realizzativo (solo un gol quest’anno, appena 5 nella stagione passata), sta maturando a visto d’occhio (classe 1988) e tra le linee può trovare maggior coinvolgimento nel gioco offensivo.
Lui, come Isla peraltro, sono solo la punta di un iceberg di giovani interessanti. L’Udinese, solita fucina di talenti, ha appena lanciato due nuovi nomi in questo scorcio di stagione: Pablo Armero e Mehdi Benatia. Il primo, arrivato a infoltire la colonia colombiana in Friuli (oltre a Zapata e Cuadrado), sta ricoprendo molto bene il ruolo di intermedio destro del centrocampo a tre, con Inler e Asamoah. Il secondo, prelevato lo scorso Gennaio dal Clermont-Ferrand, è arrivato in estate dopo altri 6 mesi in prestito nella serie cadetta francese. Il Marocchino si è impadronito della fascia destra, visto anche l’infortunio di Dusan Basta ed è una delle rivelazioni del campionato. La solita ciliegina sulla torta, manco a dirlo, è Totò Di Natale. Il capocannoniere dello scorso torneo non sta mantenendo le medie irripetibili di 12 mesi fa, ma è reduce da una tripletta con il Lecce e a quota 5 marcature totali. Il finalizzatore preferito di una squadra che nelle ultime 8 giornate ha realizzato gli stessi punti della Roma: 17. A ben vedere c’è da stare attenti, o semplicemente evitare distrazioni.