Sassuolo, Dionisi: "Manca un rosso a Kumbulla. Senza l'espulsione di Ferrari avremmo vinto"
Al termine di Sassuolo-Roma, ha parlato il tecnico neroverde Federico Dionisi.
Federico Dionisi a DAZN
La partita?
“Eravamo un pochino in difficoltà, nel finale ho messo Ceide che non è un attaccante, abbiamo dato tutto e devo fare i complimenti alla squadra”.
Gli episodi?
“Secondo me Kumbulla andava ammonito prima, qualche ammonizione ce l’hanno data subito. Non è bello giocare le partite in dieci, poi la Roma aveva giocato martedì e noi giovedì, siamo una piccola squadra. Non era facile riprenderla, siamo stati fortunati sull’1-1 poi peccato perché 11 contro 11 l’avremmo vinta probabilmente, abbiamo pensato di farcela anche in 10”.
Com’è gestire le voci sul futuro dei calciatori?
“Devo aiutarli a crescere, i giovani vanno supportati e gestiti. Stiamo dando loro fiducia, qualche giovane dovrebbe rifiatare ma hanno fatto bene, dobbiamo supportarli perché hanno qualità. Gli addetti ne parlano troppo di futuro e il troppo stroppia come si dice. Quello che conta è quello che si è dimostrato, non quello che si dimostrerà, mediamente mi ritengo fortunato perché sono ragazzi di buona maturità”.
La qualità del Sassuolo?
“Vi riferite alla parole di Mourinho? Ha l’onestà intellettuale di averlo riconosciuto, abbiamo giocatori di qualità ma pecchiamo in altro, magari non abbiamo fisicità e rischiamo qualcosa in più degli altri quando giochiamo con squadre fisiche. Dobbiamo portare la partita sul piano del gioco, delle volte ce la facciamo e altre no. Fa parte della nostra crescita”.
Troppi gol subiti nel finale?
“Arriviamo un po’ stanchi, abbiamo accusato la partita di giovedì. Berardi l’ho sostituito perché aveva i crampi, non essendo fisici arriviamo alla fine che spendiamo tanto e si perde lucidità. Abbiamo anche segnato negli ultimi minuti, poi per l’atteggiamento della squadra dico che la squadra deve accettare il duello, difendersi da squadra, la qualità c’è e non devo stimolarla così tanto, dobbiamo migliorare su altri aspetti che trascuriamo. Non si vincono le partite solo con la qualità, bisogna migliorare la pressione offensiva e si deve accettare questo, noi lo rifiutiamo e andiamo in difficoltà. Spero di trasmettere ai ragazzi che la qualità tecnica deve andare di pari passo con quella caratteriale”.
Traoré?
“Junior mi dovrebbe ringraziare, se non lo tolgo a Torino forse oggi mi chiede il cambio. Mi dovrebbe ringraziare (ride, ndr). Può giocare in campo, vicino al gioco, dentro al campo e non deve isolarsi. Ha qualità, deve capire che per migliorare deve avere un atteggiamento continuo nella partita, ha forza nelle gambe, ha qualità tecnica ma non è tanto alto e la gamba è corta, se si spegne e si accende durante il match non va bene perché giocatori con più gamba non li riprende più. Non si deve mai trovare spalle alla porta e mai sulla linea, è bravo se gioca tra le linee, è calcisticamente intelligente. Dobbiamo dargli continuità, però se la deve meritare. Sono allenatore del Sassuolo da 6 mesi, nei primi 3 mesi non meritava continuità, spero lo capisca”.
Federico Dionisi in conferenza stampa
L'espulsione è stata determinante per non trovare la vittoria?
"Peggio poteva andare solo se Pellegrini fa gol dopo l'espulsione di Ferrari. Stavamo assaporando una vittoria credo meritata, anche per la prestazione dei ragazzi. Abbiamo giocato giovedì, non siamo abituati a giocare tante gare ravvicinate e dispendiose. Devo dire bravi ai ragazzi, sentivo che oggi potevamo vincere, ci credevano anche i ragazzi. Non era facile perché a fine primo tempo c'era un po' di nervosismo, due ammonizioni, ogni tanto bisognerebbe essere più elastici da ambo le direzioni. Poi il pari ci ha dato un pochino di equilibrio e volevamo vincerla, sul 2-2 abbiamo avuto un'altra occasione, io devo dire bravi ai ragazzi, non posso fermarmi sul risultato".
L'avevate preparata anche sugli errori della Roma?
"Oggi abbiamo giocato a 3 mezzo anche per necessità perché avevamo due squalificati e Traore ha fatto l'esterno alto d'attacco che non è proprio consono, poi si è ritagliato uno spazio importante in campo ed è stato bravo. Abbiamo preso gol su angolo in 10 al 94', il primo gol su rigore, è riduttivo parlare solo di episodi. Nella prestazione volevamo vincerla e credo che abbiamo fatto abbastanza. Non l'abbiamo pensata sugli errori della Roma. Sul primo gol siamo stati fortunati, come la Roma sul rigore, quella palla lì forse non arrivava nemmeno in zone pericolose, si è compensato il primo gol nostro con il loro. Abbiamo sfruttato le mancanze della Roma ma anche la Roma ha sfruttato le sue qualità, sulle situazioni da fermo ha più fisicità e ha trovato il pari".
Hai una stufetta incorporata visto il maglioncino che indossi?
"Dobbiamo parlare di 3 anni fa quando mi presentavo in pantaloncini e non è bello (ride, ndr). Durante la partita ci si scalda".
Cosa è successo con la panchina della Roma nel finale?
"Ho sostituito Berardi per crampi, si stava innervosendo, come noi dalla panchina perché Kumbulla nel primo tempo doveva essere ammonito, poi è stato ammonito nel secondo tempo e forse non doveva finire la partita, però ci sta che un pochino di nervosismo possa subentrare quando percepisci che qualcosa ti è stato tolto ma gli arbitri cercano di fare il massimo come facciamo noi, ma Domenico aveva i crampi perché giovedì abbiamo giocato con la Juve. A fine partita era ancora preso dal rammarico del pareggio".
Siete lontani dalla zona che scotta, qual è l'obiettivo del Sassuolo?
"Noi dobbiamo pensare di muovere sempre la classifica e non ci riusciamo sempre, ma se abbiamo atteggiamento ci riusciamo. Dobbiamo migliorare quanto fatto all'andata e dobbiamo farne almeno 25 cercando di stare nella parte sinistra, rosicchiando punti davanti a noi. Dobbiamo cercare di andare a Milano con l'Inter per cercare di muovere la classifica. Poi sappiamo che potremo perdere anche se faremo tutto e bene ma non dobbiamo dare nulla per scontato perché le altre squadre delle volte l'impossibile può diventare possibile, dobbiamo migliorare la posizione attuale".
Come ha vissuto il confronto con Mourinho?
"Lo posso solo ringraziare perché ti mette a proprio agio. Io 4 anni fa allenavo in Serie D e ora allenare il Sassuolo ed essere a proprio agio con Mourinho, lo devo ringraziare. Per il resto, la partita non è tra gli allenatori, la fanno i giocatori. A voi piace parlare degli allenatori, lo capisco, ma giocano i calciatori".
Due partite con le big e due grandi sfide, le precedenti due invece con Verona e Samp molto meno. Perché accade questo?
"Io una spiegazione me la sono data: è nella volontà, nell'atteggiamento. Se guadate la partita a Genova con la Samp, senza farvi condizionare dal risultato, abbiamo perso 4-0 ma abbiamo calciato 27 volte, abbiamo fatto prestazione. Abbiamo perso meritatamente per l'atteggiamento avuto. Su questo dobbiamo crescere. Siamo molto giovani, perché anch'io sono un allenatore giovane. Abbiamo più un andamento altalenante nelle partite, nella volontà di rimanere attaccati nelle partite, questa è la mia mission: cercare di rimanere attaccati a tutte le partite".
Cosa è successo a Traore? Sembra il fratello gemello rispetto a un paio di mesi fa.
"La risposta che ho dato prima racchiude quello che è Traore: se migliora nella volontà in allenamento e nelle partite, Junior per forza di cose farà bene e nel tempo avrà delle possibilità migliori rispetto a Sassuolo. Junior ha iniziato la stagione pensando di avere dei crediti ma nella vita le cose te le devi prendere. Questo fa parte della vita. Junior da dicembre l'ho trovato cambiato. Sull'atteggiamento sono abbastanza sensibile, più che sul gioco, e Junior da dicembre ha messo un atteggiamento diverso. La mia paura era che avesse perso quel mese importante. Quando è tornato, nonostante qualche . Se non l'avessi tolto avrebbe fatto questa partita? Domenico, che è un altro atleta rispetto a Junior, mi ha chiesto il cambio, perché giocare giovedì a Torino e rigiocare domenica alle 18 lo abbiamo fatto solo noi, perché la Juve gioca stasera e la Roma ha giocato martedì, vorrei che i ragazzi crescessero anche sotto queste cose, poi l'allenatore cerca di gestire le cose nel miglior modo possibile".