Fiorentina, Antognoni: "La Roma ha una rosa da Champions, non mi aspettavo una stagione così deludente. Zaniolo ha tutto per diventare un campione"
Giancarlo Antognoni, club Manager della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista a Il Romanista. Ecco uno stralcio delle sue parole:
Che partita sarà domani tra Roma e Fiorentina?
"Tra due squadre che hanno fatto bene fino a un certo punto, poi sono calate. Noi ci aggrappiamo alla semifinale di Coppa Italia, in campionato c'è mancato qualche punto nell'ultimo mese: abbiamo infilato troppi risultati negativi, ma siamo una squadra giovane e ci può anche stare. Siamo giustificati, in un certo senso. La Roma era partita con ambizioni più importanti delle nostre, ha avuto vari problemi e adesso è in chiara difficoltà".
Se l'aspettava una stagione così deludente della Roma?
"Sinceramente no. Pensavo che potesse fare molto meglio: la Roma ha giocatori importanti, stiamo parlando di una rosa di valore. Una rosa da Champions League".
Si attende una Roma animata da un desiderio di rivalsa dopo il 7-1 di Coppa Italia?
"Rivalsa non solo legata a quel risultato ma anche al periodo: troveremo una Roma molto arrabbiata e diversa da quella battuta in Coppa Italia. Sicuramente più in difficoltà e con un allenatore nuovo che sta cercando di cambiare qualcosa. Ma considerando il materiale che c'è a disposizione, la Roma può risollevarsi. Sarà una sfida tra due formazioni che non sono in un buon momento, per la Roma forse conta di più rispetto a noi che abbiamo comunque ancora una semifinale di Coppa da giocare".
Che ricordo ha delle sfide contro la Roma giocate quando era un calciatore viola?
"Personalmente ho ottimi ricordi. Sono state sempre belle sfide, la Roma degli Anni 80 era davvero forte. Quella giallorossa è anche la squadra contro cui ho segnato più gol: se non ricordo male 8 in carriera. Ma non perché ce l'avessi con la Roma, anzi. È stato il club a cui sono stato più vicino durante la mia militanza viola. Nell'estate del 1980 sono stato vicinissimo al trasferimento da voi. Era quasi fatta. Poi ci ho ripensato".
Come andò?
"Con la Fiorentina non avevamo fatto benissimo: chiudemmo sesti, dalla Coppa Italia andammo fuori al primo turno. La Roma mi corteggiava e mi decisi ad andare a cena a casa di Dino Viola: lui e Liedholm mi volevano a tutti i costi. Il presidente mi parlò del suo importante progetto, mi parlò di quanta voglia avesse di fare grande la Roma. E mi aveva quasi convinto al trasferimento".
Zaniolo era a Firenze.
"Prima che arrivassi io. Quando sono tornato alla Fiorentina non c'era già più. Peccato. È un giocatore moderno, ha tutto per diventare un campione: è forte fisicamente, bravo tecnicamente e sa fare gol. È il giocatore ideale per il calcio di adesso. A 19 anni non ricordo di averne visti così. Gli auguro di restare umile e diventare un simbolo della Nazionale del futuro. Oggi è più difficile rispetto al passato".