Colomba: "La Roma si può battere in contropiede"
Archiviare il 3-0 subito dalla Fiorentina. Ci proverà il Parma, questa sera, al Tardini, contro la Roma di Luis Enrique, reduce da un pari interno contro il Siena per 1-1. Del posticipo in scena stasera, TuttoMercatoWeb ne ha parlato con il tecnico dei ducali, Franco Colomba.
Colomba, la Roma è in difficoltà. Potete approfittarne.
"In questa fase iniziale tutti possono avere difficoltà. Anche noi abbiamo alternato qualcosa di buono ad altro di meno buono. La Roma avrà le sue problematiche, noi le nostre e dobbiamo cercare di risolverle. Sia che ci siano i giallorossi davanti o un'altra squadra".
Quali novità ha portato Luis Enrique?
"Venendo da una scuola di un certo tipo sta portando quelle idee in cui crede. E per questo va rispettato".
La Roma pratica tanto possesso palla. Come batterla?
"Il Parma deve affidarsi alle sue caratteristiche: attenzione, concentrazione e sbagliare il meno possibile. Dobbiamo limitare il gioco avversario, ripartire e soprattutto essere attenti per novanta minuti".
Insieme a Milan, Inter e Palermo, il Parma, al momento, ha la peggior difesa del campionato.
"I bilanci vanno fatti dopo un po' di partite. In queste partite effettivamente abbiamo concesso troppo agli avversari. Dobbiamo migliorare, su questo non c'è dubbio. Ci sono dei segnali che bisogna invertire e ci proveremo".
Stasera ritroverà da avversario Fabio Borini. Se venisse riscattato, sarebbe un'operazione complessiva da circa 8,5 milioni. Ottima plusvalenza per il Parma o affare per la Roma anche in ottica futura?
"Non entro nei discorsi economici, ma lo abbiamo dato in prestito per prendere Floccari con la stessa formula. A fine anno vedremo...".
Quindi Borini potrebbe tornare?
"Quando si tratta di un prestito si, certo. Così come Floccari è in prestito anche Borini. Sono due situazioni che si sono rese possibili grazie a questa formula di acquisizione".
E ad Amaurì non pensa più?
"No. Non ci penso più".
Che idea si è fatto sull'esonero di Gasperini?
"Mi sembra come sempre tutto prematuro. Nel calcio contano i risultati. È stata presa questa decisione, che lascia perplessi. All'inizio si punta ad occhi chiusi su una persona e poi, dopo due partite, o a volte anche prima del campionato, ci si ripensa. Ma questo fa parte del calcio...".