Cigarini: "La Roma diventerà fortissima"
Luca Cigarini, centrocampista dell’Atalanta, prossima avversaria della Roma, è intervenuto ai microfoni di TeleRadioStereo:
Come vivete le vicende extracalcistiche dell'Atalanta?
“Non ci badiamo più di tanto, andiamo avanti per la nostra strada”.
Un giudizio sulla tua carriera
“Non ho ancora fatto il salto di qualità, e la colpa è in larga parte mia. Non posso rimproverarmi quasi nulla al momento”.
Qual è il punto di forza di questa Atalanta?
“Il gruppo, lo spogliatoio perché siamo affiatati, uniti. Sappiamo cosa vogliamo, questo ci dà una marcia in più”.
Si dice che gli avversari abbiano capito come gioca la Roma? Voi come affrontate i giallorossi?
“Mica è facile capire come gioca la Roma: hanno 20 fenomeni che posso cambiare la gara con una giocata. La Roma diventerà fortissima”.
Su Luis Enrique
“Luis sta andando contro tutto e tutti, confermando il suo credo di gioco. Questo è insolito: si sa che alle critiche spesso si risponde tornando alle origini, al calcio 'italiano'. Nel giro di poco tempo credo che la Roma possa diventare una grande squadra. Pjanic, poi, è una spanna sopra gli altri. Vederlo giocare in Italia è un gran piacere”.
Ci pensi alla Nazionale?
“Ci spero, so che davanti a me ci sono tanti giocatori che meritano la Nazionale più di me. Io ci punto, perché no?”
Su Pjanic, avete anche un ruolo simile...
“Mi piaceva dai tempi di Lione, non lo scopriamo oggi questo calciatore. Io sono più regista davanti alla difesa, lui più interno, mezzala”.
Su Colantuono
“I risultati gli danno ragione, sta facendo un grandissimo lavoro. Meriterebbe una squadra più blasonata, ma ha il cuore qui a Bergamo”.
Sui giovani dell'Atalanta
“Da noi ce ne sono 2-3 bravi, come Gabbiadini e Bonaventura. Giacomo ha anche un po' più di esperienzaa, è il più 'maturo' di tutti. Gabbiadini invece sta trovando poco spazio vista la concorrenza di Denis. Poi attenzione anche a Minotti, un ragazzo molto interessante”.
Un sollievo affrontare la Roma senza Totti?
“Sollievo magari no, saremo contenti fino a mezzogiorno... sicuramente verrà rimpiazzato da un calciatore di grandissima qualità”.
Il tuo futuro?
“Sono molto sereno, sono legato al Napoli ma so che lì le porte sono chiuse. Decideranno le società il bene per le parti, sto bene qui a Bergamo: mi hanno preso quando comunque le mie prestazioni erano altalenanti”.
Nella Roma di Luis Enrique come si vedrebbe?
“Sicuramente in panchina (ride, ndr). La Roma non ha bisogno ora di Cigarini...”
Come ci arrivate a questa gara con la Roma?
“Stiamo facendo un po' meno bene rispetto a prima, quando avevamo il piede sull'acceleratore 7 giorni su 7. Ma ci stiamo riprendendo, anche se facciamo fatica in attacco”.
Denis che giocatore è?
“L'elemento fondamentale è la fiducia: qui l'ha trovata e sta dimostrando le sue indiscutibili qualità. E' un giocatore da grande squadra, lo sta dimostrando. E' il classico centravanti di peso, ma anche tecnicamente può dire la sua, non ha solo il fisico”.
Come vive la città la fine del rapporto con Cristiano Doni?
“E' difficile parlarne: ognuno ha la propria idea, qui a Bergamo non l'hanno presa bene per la sua importanza”.