Chelsea, Conte: "La Premier è il campionato più difficile: qui possono vincere 6 squadre mentre in Italia c'è solo la Juventus"
Il tecnico del Chelsea Antonio Conte si è raccontato ai microfoni della rivista GQ. Di seguito ve ne proponiamo uno stralcio.
"Il mio modo di allenare? Cerco sempre di tenere alta la tensione per i giocatori. Il mio essere allenatore è sempre stato quello di dare quanti più consigli possibili in modo che sappiano cosa fare in ogni momento. E durante la partita, resto per tutto il tempo concentrato, vivo il mio calcio con intensità e voglio che i giocatori facciano altrettanto. Differenze tra il calcio di ieri e quello di oggi? Il calcio è cambiato moltissimo. Oggi per essere in un top team devi avere talento, essere veloce, forte fisicamente. Prima non era cosi’ e anche le pressioni non erano le stesse di oggi. Adesso devi combinare qualità e velocità e non è facile, non c’è il tempo di controllare la palla, devi vedere da dove arriva l’avversario, devi pensare in fretta e sapere cosa fare. Ecco perché gli allenamenti sono così importanti. La Premier? Qui è sempre festa, i tifosi di casa e fuori sono seduti gli uni accanto agli altri. In Italia è molto più difficile, c’è sempre tanta polizia. È il campionato più duro, più intenso, più difficile. In Spagna hai due squadre che possono vincere, Real e Barcellona, e adesso anche l’Atletico. In Italia solo la Juve, in Germania il Bayern, in Francia il PSG anche se l’ultimo campionato lo ha vinto il Monaco. Ma qui ci sono almeno sei squadre che possono pensare di vincere il titolo. E le squadre che lottano per salvarsi sono migliori di quelle degli altri campionati, basta vedere l’entità delle vittorie in Spagna, con sei o sette gol. In Inghilterra non è così, non c’è una partita facile. Questo significa che per le spagnole e le italiane è più semplice fare turnover fra campionato e Champions, hanno partite in cui possono rilassarsi un po’ mentre in Premier è impossibile. E se i giocatori non lo capiscono, finisci col perdere punti che non dovresti perdere”.