Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Siena 4-0

29.04.2013 11:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Siena 4-0
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Nel corso della bella vittoria della Roma sul Siena per 4-0, il team arbitrale guidato da Carmine Russo ha offerto spunti per poter analizzare alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

All'11, Alessandro Florenzi, in posizione di fuorigioco, è il destinatario di un passaggio di Erik Lamela. Il numero 48 si allontana però dalla traiettoria della sfera e il gioco non viene dunque interrotto. Questo perché essere in posizione di fuorigioco non costituisce di per sé un'infrazione, ma:

Un calciatore in posizione di fuorigioco deve essere punito solo se, a giudizio dell’arbitro, nel momento in cui un suo compagno gioca il pallone o è da questo toccato, egli prende parte attiva al gioco:

- intervenendo nel gioco;
oppure
- influenzando un avversario;
oppure
- traendo vantaggio da tale posizione.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 11 "Il Fuorigioco")

Allontanandosi dal pallone, Florenzi non è intervenuto nel gioco, non ha influenzato alcun avversario e non ha tratto alcun vantaggio dalla sua posizione irregolare e non ha commesso dunque infrazione di fuorigioco.

Al 38', il senese Simone Vergassola prova a giocare un pallone che Miralem Pjanic intercetta volontariamente con un braccio, commettendo fallo di mano e rimediando un cartellino giallo. Il Regolamento spiega quando al provvedimento tecnico del calcio di punizione deve essere abbinato quello disciplinare:

Quando il fallo di mano deve essere punito tecnicamente e quando disciplinarmente?
a) quando priva la squadra avversaria di una rete o della evidente opportunità di segnarla: calcio di punizione diretto o di rigore ed espulsione;
b) quando impedisce alla squadra avversaria, o propizia per la propria squadra, lo sviluppo di una importante azione di gioco, indipendentemente dal punto del terreno di gioco dove si è verificato: calcio di punizione diretto o di rigore ed ammonizione;
c) negli altri casi va assunto solo il provvedimento tecnico: calcio di punizione diretto o di rigore.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Guida Pratica AIA alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

In questo caso, secondo Russo Pjanic ha interrotto una importante azione di gioco del centrocampista del Siena, ed è per questo stato ammonito.

Al 60', Francesco Totti tenta una percussione offensiva palla al piede e, dopo averlo superato, viene atterrato da Vergassola, che viene ammonito dall'arbitro in quanto reo di aver tenuto un comportamento antisportivo:

Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
(...)
commette un fallo con il fine tattico di interferire o di interrompere una promettente azione d’attacco;
(...)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

Anche in questo caso, la valutazione di Russo sull'importanza dell'azione d'attacco portata avanti da Totti è stata decisiva ai fini della decisione di estrarre il cartellino all'indirizzo del capitano bianconero.