Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Palermo 4-1

05.11.2012 11:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Palermo 4-1
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Nel corso della bella vittoria per 4-1 della Roma sul Palermo, il sestetto arbitrale guidato da Andrea De Marco ci regala qualche spunto per la nostra consueta analisi sul Regolamento. Il nostro scopo non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Proprio allo scadere del primo tempo, la Roma ottiene un calcio d'angolo. De Marco però non permette l'esecuzione del tiro dalla bandierina, perché i due minuti di recupero concessi erano appunto terminati. Il Regolamento limita al solo calcio di rigore le casistiche nelle quali la durata di un tempo di gioco può essere prolungata oltre il recupero assegnato:

Se un calcio di rigore deve essere eseguito o ripetuto, la durata di ciascun periodo di gioco deve essere prolungata fino a che il calcio di rigore avrà prodotto il proprio effetto.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 7 "La durata della gara")

Fino a qualche stagione fa, era prassi permettere l'esecuzione di calci piazzati assegnati sul finire di un periodo di gioco, ma recentemente i nostri fischietti hanno avuto disposizione di applicare alla lettera questo punto del Regolamento, come ha fatto correttamente De Marco in questo caso.

Al 77', Mattia Destro contrasta fallosamente Arevalo Rios; l'arbitro fischia il calcio di punizione e ammonisce per la prima volta l'attaccante giallorosso. Il Regolamento divide i falli in tre categorie, per determinare quale provvedimento disciplinare adottare insieme a quello tecnico del calcio di punizione:

“Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
- Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza.

“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
- Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.

Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.
- Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

De Marco ha considerato imprudente il fallo di Mattia Destro, comminandogli correttamente, in base a tale valutazione, l'ammonizione.

All'80', Destro riesce finalmente a sbloccarsi in campionato, segnando il gol del momentaneo 4-0. Per festeggiare la rete, il numero 22 si toglie la maglia rimettendosela subito dopo, conscio del fatto di essere già ammonito e di rischiare il secondo cartellino. In questo senso, il Regolamento è impietoso:

Ai giocatori è consentito esprimere la propria gioia dopo la segnatura di una rete, ma tale manifestazione non deve essere eccessiva.
La manifestazioni di gioia non eccessive sono consentite, ma la pratica di celebrazioni coreografiche non deve essere incoraggiata quando causa eccessiva perdita di tempo; in tali casi gli arbitri devono intervenire.
Un calciatore deve essere ammonito se:
- a giudizio dell’arbitro, fa gesti che sono provocatori o derisori;
- si arrampica sulla recinzione per festeggiare la segnatura di una rete;
- si toglie la maglia o si copre la testa con la maglia;
- copre la propria testa o il proprio volto con una maschera o un altro oggetto similare.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

A termini di Regolamento, giacché Destro si copre la testa con la sua maglia, il secondo giallo è corretto. In alcuni casi è anche lecito aspettarsi un po' del cosiddetto "buon senso" da parte del direttore di gara, ma è una valutazione che spetta alla discrezione dello stesso, che in questo caso ha deciso di applicare la regola alla lettera, sventolando il secondo cartellino giallo e quindi espellendo l'attaccante.