Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Napoli 2-2

29.04.2012 11:00 di  Gabriele Chiocchio   vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Napoli 2-2
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Impegnata ad arbitrare il bel match tra Roma e Napoli, la quaterna arbitrale guidata dal bolognese Nicola Rizzoli ci regala qualche spunto per la nostra consueta analisi del Regolamento. Il nostro scopo non è infatti quello di proporre una normale "moviola", ma spiegare i criteri secondo il quale l'arbitro prende determinate decisioni.

Al 15', Gokhan Inler commette un fallo di mano tentando di controllare il pallone di petto, poco oltre la linea mediana del campo. L'arbitro fischia il calcio di punizione, ma non ammonisce il centrocampista svizzero. Il Regolamento elenca in modo chiaro i provvedimenti da prendere in caso di una simile infrazione.

Quando il fallo di mano deve essere punito tecnicamente e quando disciplinarmente?
a) quando priva la squadra avversaria di una rete o della evidente opportunità di segnarla: calcio di punizione diretto o di rigore ed espulsione;
b) quando impedisce alla squadra avversaria, o propizia per la propria squadra, lo sviluppo di una importante azione di gioco, indipendentemente dal punto del terreno di gioco dove si è verificato: calcio di punizione diretto o di rigore ed ammonizione;
c) negli altri casi va assunto solo il provvedimento tecnico: calcio di punizione diretto o di rigore.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Guida Pratica AIA alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

La decisione verte dunque sull'importanza dell'azione d'attacco che in questo caso viene propiziata: Rizzoli ha valutato non importante l'azione di gioco che si stava sviluppando e per questo non ha esibito il cartellino giallo al giocatore del Napoli.

Il caso contrario si verifica una manciata di minuti dopo: al 34', Rodrigo Taddei atterra Blerim Dzemaili, anche in questo caso poco oltre la linea mediana del campo, che sarebbe potuto andare palla a terra in campo aperto, seppur con parecchi metri ancora da percorrere.  Il Regolamento include un'azione simile nei casi in cui al provvedimento tecnico dev'essere abbinato quello disciplinare:

Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
(...)
commette un fallo con il fine tattico di interferire o di interrompere una promettente azione d’attacco;
(...)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio, ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

Anche in questo caso, Rizzoli ha dovuto valutare se l'azione d'attacco interrotta da Taddei fosse importante o meno: avendola ritenuta tale, il fischietto bolognese ha ammonito il terzino giallorosso.

Dopo il gol del definitivo pari, Fabio Simplicio è addirittura salito in Tribuna Autorità per esultare baciando il figlio e la compagna. Riguardo le esultanze dopo i gol, il Regolamento specifica:

Ai giocatori è consentito esprimere la propria gioia dopo la segnatura di una rete, ma tale manifestazione non deve essere eccessiva.

La manifestazioni di gioia non eccessive sono consentite, ma la pratica di celebrazioni coreografiche non deve essere incoraggiata quando causa eccessiva perdita di tempo; in tali casi gli arbitri devono intervenire.

Un calciatore deve essere ammonito se:
• a giudizio dell’arbitro, fa gesti che sono provocatori o derisori;
• si arrampica sulla recinzione per festeggiare la segnatura di una rete;
• si toglie la maglia o si copre la testa con la maglia;
• copre la propria testa o il proprio volto con una maschera o un altro oggetto similare.

Lasciare il terreno di gioco per festeggiare una rete non è di per sé un’infrazione passibile di ammonizione ma è essenziale che i calciatori rientrino sul terreno di gioco il più rapidamente possibile.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio, ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

Al momento della stesura dello stesso, probabilmente non è stato ipotizzato che un calciatore potesse addirittura accedere alla tribuna dopo un gol segnato per festeggiare; è probabile che tale infrazione sia stata considerata alla stregua di arrampicarsi sulla recinzione, giacché Rizzoli, dopo essersi consultato con Tagliavento, IV ufficiale di gara, ha ammonito il centrocampista brasiliano per eccesso di esultanza.