Sconfitta interna all'esordio: è successo ancora nella storia della Roma
Debutto amaro per la Roma del new deal statunitense, sconfitta di misura dal Cagliari per 2-1 all’Olimpico. Non è la prima volta che i giallorossi steccano al debutto sul proprio terreno; nella storia della Roma è già capitato altre volte. La prima sfortunata uscita davanti ai propri tifosi è datata 29 settembre 1968; ad affondare la Roma allenata da Helenio Herrera fu la Fiorentina guidata dal “Petisso” Bruno Pesaola che, al termine di quella stagione 1968 – 69 si laureerà, per la seconda volta nella sua storia, campione d’Italia davanti all’accoppiata Cagliari – Milan. La gara terminò 2-1 per i viola e da registrare vi fu la rete del compianto centravanti giallorosso Giuliano Taccola realizzata dopo soli 33 secondi, prima segnatura assoluta dell’annata. Di Amarildo e Maraschi i gol della rimonta dei toscani. Furono nuovamente i gigliati ad espugnare Roma il 27 settembre 1970, prima giornata di un campionato avaro di emozioni per entrambe le compagini. La squadra viola, bruttissima copia di quella che due anni prima riportò il tricolore a Firenze dopo 13 anni, concluse la stagione evitando la retrocessione nella serie inferiore solo grazie alla differenza reti che condannò il Foggia e salvò, oltre ai toscani, anche la Sampdoria. Quella gara all’Olimpico terminò 1-0 per la Fiorentina con una contestatissima rete di Chiarugi alla mezz’ora del primo tempo.
Partita decisamente sfortunata per i colori giallorossi visto che il palo, la mancata concessione di un penalty oltre alla già ricordata marcatura di Chiarugi impedirono ai capitolini di poter riequilibrare il punteggio. Sulle due panchine gli stessi mister di due anni prima: il “Mago” Herrera ed il “Petisso” Pesaola. A violare per l’ultima volta la tana giallorossa alla prima giornata di una stagione vi riuscì il Pescara di mister Galeone tra le cui fila militavano anche l’ex giallorosso Ubaldo Righetti e Massimiliano Allegri, la cui guida tecnica ha condotto il Milan alla vittoria tricolore al termine della scorsa stagione. Era il 6 settembre 1992. La partita fu decisa da una rete di Nobile al 70°. Per la Roma quel torneo fu un calvario che si concluse con un mesto 10° posto ed il travagliato passaggio di consegne ai vertici della società dal dimissionario Ciarrapico all’accoppiata Sensi – Mezzaroma. In maniera decisamente peggiore terminò l’annata per quel Pescara che risultò fanalino di coda della classifica finale.