San Siro, nel Festival dell'errore la spunta l'Inter. Il Napoli va, il Milan stenta
Nella passata stagione si cercava l’anti-Inter, fu la Roma a contendere il campionato ai nerazzurri fino all’ultimo minuto, con un epilogo che premiò gli uomini di Mourinho. Era l’Inter l’ammazza campionato, la Roma riuscì nell’impresa di essere all’altezza della squadra che poi realizzò un memorabile Triplete.
Rischiando di esser ripetitivi, va ancora una volta evidenziato che, nella corrente stagione, non siamo di fronte ad una situazione del genere. Non esiste una squadra per cui va ricercata l’anti, come per l’Inter targata Mou. La concorrenza e l’equilibrio di oggi aprono la porta a diversi scenari, sicuramente ad una contesa a cui non eravamo più abituati e a cui ci adeguiamo con piacevole interesse.
Il Milan si ferma ancora. Contro un Genoa non propriamente arrembante non riesce ad andare oltre al pari (1-1); il gioco latita, palla avanti e ci pensa Ibra è sempre risultato un matrimonio vincente ma forse quest’anno c’è bisogno di altro. Soprattutto considerando il fatto che la squadra di Allegri non gode della compattezza e della tenuta che invece potevano vantare le squadre di Ibra in passato (vedi Juventus ed Inter).
A beneficiare dello stop dei rossoneri è il Napoli. I partenopei si portano a tre lunghezze dalla capolista, grazie alla vittoria per 2-0 sul Cesena; in casa Mazzarri il gioco c’è, velocità, intensità ed esplosività del settore offensivo il pane degli azzurri. Su questo non ci sono più dubbi, le chiavi per restare in alto sono due: confermare nel tempo la tenuta di squadra raggiunta (delle ultime dieci partite otto senza subire reti) e continuare letteralmente a volare sotto il profilo atletico.
La partita di cartello va in scena al San Siro tra Inter e Roma, finisce 5-3 per i padroni di casa. La sagra degli errori, nonostante lo spettacolo visivo offerto agli amanti del gol. La Roma spreca nel primo tempo e balla per novanta minuti ad ogni affondo nerazzurro, l’Inter subisce due gol in superiorità numerica sul punteggio di 4-1. Quanto somiglia l’Inter di Leonardo al Milan di Leonardo. Soltanto un dato: tredici gol subiti in sette partite per Leo, impossibile dire oggi chi vincerà il titolo ma entrambe hanno da rivedere diversi aspetti. Leonardo è chiamato a ricercare equilibrio; Ranieri, che si fa?
Si ferma la Lazio in casa con il Chievo, torna al successo la Juventus a Cagliari con l’ex Matri, in alto Udinese e Palermo, a nove punti dal primo posto. Bagarre scudetto, bagarre Champions. Sorprese dietro l’angolo, del resto otto squadre in undici punti…