Sabatini e i suoi errori, non è solo il mercato di gennaio il problema
“Ho fatto un errore a gennaio, dovevo rinforzare in attacco la squadra ma ho fatto scelte che non hanno ripagato, oggi queste assenze si sono sentite, dovrò tenere conto di quello che ho fatto. Salah? Per come sta giocando sì, è stato un altro errore mio”. Queste le parole del DS della Roma, Walter Sabatini, al termine di Roma-Fiorentina, gara che ha sancito il punto più basso della stagione romanista. Un’ammissione di colpe riproposta, la prima andò in onda su Roma Radio dopo l’eliminazione in Tim Cup (sempre contro la Fiorentina). Sabatini contestualizza nel mancato acquisto di un attaccante a gennaio i problemi della Roma, ma le scelte sono state sbagliate già dal mercato estivo:
DE SANCTIS/SKORUPSKI – Benissimo De Sanctis alla prima stagione in giallorosso, ma l’età anagrafica purtroppo viene allo scoperto. Il portiere non riesce più a fornire le prestazione passate così come non riesce ad affrontare più impegni ravvicinati. Accanto a lui Skorupski, non un portiere dalle prospettive eccelse. Occorreva puntare su un nuovo portiere titolare con De Sanctis utile nel ruolo di chioccia ai giovani.
COLE – L’errore tecnico più importante del mercato. Si è sperato di ottenere un Maicon bis, ma il livello assoluto dell’inglese non era paragonabile a quello del brasiliano ed è arrivato a Roma un giocatore che aveva già staccato la spina dal calcio che conta, con evidenti problemi tattici. Non a caso è stato preso anche Cholevas all’ultimo.
TERZINO DESTRO – Vox populi vox dei. “Maicon è venuto per conquistare il Mondiale, una volta giocato non avrà più motivazioni”. Vero in parte, di fatto anche qui pensare di affrontare una stagione intensa con un terzino, ruolo molto importante per Garcia, di quasi 34 anni, è stata una scelta molto azzardata. Dalle polemiche estive per un suo ritardo nel raggiungere i compagni, al rinnovo contrattuale fino al 2016, al suo infortunio che lo ha visto giocare meno della metà delle partite stagionali, con scarsi risultati. La mancata lungimiranza in quest’ottica ha fatto sì che Garcia sia stato costretto ad abbassare Florenzi (giocatore che si è professato smarrito dal punto di vista tattico) nel ruolo di terzino, lui che fu decisivo nelle 10 vittorie consecutive della passata stagione.
YANGA-MBIWA – Discorso prettamente economico. Arrivato per fare numero, dopo l’infortunio di Castan e le cessioni di Romagnoli e Benatia, e gli acquisti di Manolas e Astori, si è ritrovato titolare tanto che la Roma lo ha dovuto acquistare per intero a gennaio per un valore complessivo di 9 milioni di euro
UÇAN – 4,75 milioni di euro per il prestito biennale per il centrocampista turco, voluto fortemente da Sabatini, per il prestito biennale (11 milioni il riscatto opzionale da esercitare) per un centrocampista che ha trovato il campo soltanto per 3’.
ITURBE – Il colpo dell’estate: 26,3 milioni di euro (c’è chi ancora sostiene 31 con le commissioni). È il flop per eccellenza del mercato della Roma.
DOUMBIA/IBARBO – Due al posto di uno. Dentro loro via Mattia Destro, tralasciando la parte economica (Solo l’ivoriano è costato 16 milioni), nel momento cruciale della stagione uno è arrivato in condizioni fisiche talmente disastrose che ha dovuto rifare la preparazione, l’altro è arrivato semi infortunato e per rischiare uno spezzone di gara, è stato fermo un altro mese. Ormai la stagione è praticamente terminata/compromessa.